Economia

L'importanza di sentirsi «sicuri»

S icurezza cercasi. Disperatamente. Il grido d'allarme dei risparmiatori si alza forte. Dov'è finita la sicurezza? Non ci sono più le banche solide cui poter affidare senza timori i nostri risparmi. Neanche quelle che hanno fatto la storia lo sono più e la storia, da oggi in poi, sarà tutta da riscrivere. Sicurezza cercasi. Non ci sono più i titoli di stato che rendevano il 6 o il 7%, quelli che in dieci anni ti permettevano di raddoppiare il capitale. Ora per spuntare un magrissimo 0,20% bisogna scegliere un titolo a tre anni. È inutile fare calcoli. Se volessimo raddoppiare i nostri risparmi, allo 0,20% non basterebbero due vite, e noi, purtroppo, ne abbiamo una sola. Sicurezza cercasi. Disperatamente? I numeri dicono di no. Perché?

Riflettete. Cosa c'è di più importante del risparmio stesso? C'è qualcosa che conta di più? Certo. Ci siamo noi. Ciascuno di noi. Noi che produciamo reddito dal quale creiamo anche il risparmio. Capisco che sia un po' forte. Ma provate ad immaginare che qualche giorno fa vi sia capitata una disgrazia. Una malattia importante, un incidente invalidante. Ebbene se tutto ciò fosse accaduto davvero cosa resterebbe del vostro progetto di vita? Cosa, di tutto ciò che fate, sarete costretti a cancellare? Siamo noi il capitale più prezioso. Un capitale umano che va protetto, garantito, tutelato. «Non si sa mai», pensiamo. E come agiamo? Lasciamo soldi in conto corrente, liquidi e senza alcuna remunerazione, per fargli fronte. È quello il costo che paghiamo.

Winston Churchill scrisse: «Se dipendesse da me, scriverei la parola assicurare sulla porta di ogni casa. Sono convinto che, con spese incredibilmente piccole, intere famiglie possano assicurarsi contro eventi catastrofici che diversamente le ridurrebbero sul lastrico. L'assicurazione rimuove la brutale distruzione non solo della felicità, ma anche del benessere nazionale». E, soprattutto, libera denaro, che potremo usare meglio di quanto non facciamo. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati che Fare in onda sabato alle 20.

30 su TgCom24.

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