Economia

Luce, i vantaggi del mercato libero

Roma Sempre più liberi e, di conseguenza, più autonomi e responsabili. Dal 2007 è iniziata la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica. Processo lungo che si concluderà nel giro di un paio di anni. In questo momento ci troviamo in una fase intermedia. Gli italiani possono decidere se stipulare un contratto sul mercato libero oppure - se hanno un vecchio contratto - restare nel «servizio di maggior tutela». In sostanza un sistema in cui le tariffe sono stabilite ogni tre mesi dall'Autorità per l'Energia elettrica, il gas e il sistema idrico.Gli utenti che hanno già scelto il mercato libero, secondo una ricerca recente di Nomisma energia, sono circa un terzo del totale. Nove milioni di famiglie e 3,5 milioni di imprese. Dati confermati dalla stessa Autorità. Dal 2007 a oggi hanno scelto il mercato libero il 26% dei clienti domestici e il 40% delle piccole e medie imprese. Sembrano pochi, visto che la liberalizzazione è iniziata otto anni fa. Ma la risposta degli italiani al mercato è stata tra le più vivaci dell'Europa, soprattutto nel mercato domestico. Un cliente tutelato su quattro ha lasciato la tutela. La maggior parte resta comunque nel sistema di tariffe regolate.Sempre secondo Nomisma «contrariamente a quanto spesso riportato, sul mercato libero i prezzi possono essere molto più convenienti delle tariffe del tutelato». Il risparmio complessivo «in alcuni casi» è «oltre 1.000 euro all'anno, rispetto a una bolletta di luce e gas di 1.700 euro». A frenare la scelta per il mercato è la complessità delle offerte, il fatto che siano spesso disponibili solo sul web. E anche margini di risparmio che non sono ancora considerati sufficienti.In ogni caso il mercato libero è una realtà che a breve riguarderà tutti. Il disegno di legge sulla concorrenza - che in questo momento è a metà dell'iter parlamentare - prevede che a partire dal 2018 le tariffe tutelate scompaiano. I dettagli devono essere definiti. Possibile che alla fine il passaggio sia graduale. L'Autorità stessa ha proposto una road map specifica per le piccole e medie aziende. Un periodo durante il quale le microaziende possano sperimentale il mercato libero. Con la fine del regime tutelato non scompariranno le tutele a garanzia del consumatore e gli obblighi di trasparenza per le società che forniscono energia elettrica. Tutte le offerte dovranno essere confrontabili online. Già succede. Dal 2009 nel sito dell'Autorità dell'energia c'è il Trova offerte, che permette di comparare le condizioni dei diversi operatori. Quando la liberalizzazione sarà a regime, il servizio verrà potenziato. Dal 2007 ad oggi si sono moltiplicati i siti specializzati.Tentativi di rendere semplice una scelta che semplice non è, come spiegano le associazioni dei consumatori. Le variabili da prendere in considerazione sono molte. Ad esempio, il livello di consumi, le fasce orarie e i giorni della settimana di maggior consumo, sono tra le più importanti per scegliere tra soluzioni monorarie, biorarie o multiorarie che applicano tariffe diverse in base all'ora del giorno. Altre prevedono condizioni particolari per il fine settimana. Conta anche il livello dei consumi e la residenza. L'esempio tipo preso nella nostra simulazione di Supermoney è fatto su una famiglia di quattro persone residente a Milano e con un consumo annuo di 4.200 kWh. La spesa annua varia da 950 a 1.011 euro. La tariffa più alta è proprio quella a Maggiore tutela pari a 0,07537 euro al kWh. Il prezzo in questo caso è variabile perché è determinato trimestralmente dall'Autorità.Molto simili le offerte più economiche. Edison Energia con Edison Best a 0,0460 euro al kWh, prezzo bloccato per un anno. Iren Mercato con Energia Web a 0,0459; E.On con E.On luce click 0,0459 euro a kWh, pari a 952 euro all'anno. Offerta oraria identica per Eni link luce ed E-light luce della Enel (0,0460 euro a kWh), con un diverso costo annuo: 953 la prima 955 la seconda. A2A prezzo sicuro si attesta a 965 euro all'anno. Tutti prezzi bloccati per un anno. Un po' più alto Edison luce sconto facile (980 euro). Si basa sulla tariffa stabilità dall'Autorità, con uno sconto.

Poi Eni free (987euro) e Acea rapida (997 euro all'anno).

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