Economia

Lufthansa scopre le carte su Alitalia

Oggi l'incontro tra commissari e compagnia tedesca. Forse salvi 6mila addetti su 8.400. Ma i tempi sono lunghi

Lufthansa scopre le carte su Alitalia

Lufthansa oggi svela ai commissari straordinari Guibitosi-Laghi-Paleari le proprie proposte per rilevare Alitalia. All'incontro non dovrebbero partecipare rappresentanti del governo. Sarà il primo confronto sulle strategie che potrebbero portare la compagnia italiana nel gruppo che già possiede Swiss e Austrian. Lufthansa si è appena fatta carico anche di Air Berlin, risolvendo in poche settimane una crisi che aveva analogie con quella di Alitalia. Sui contenuti della proposta tedesca non ci sono anticipazioni, ma solo indiscrezioni difficili da valutare. L'elemento più interessante, se confermato, è che degli 8.400 dipendenti di volo ne verrebbero confermati circa 6mila, che secondo fonti qualificate sarebbe «un buon punto di partenza». Lufthansa terrebbe un centinaio di aerei (su 118), mentre le cifre circolate sul denaro (250 o 500 milioni), sembrano premature perché conseguenti a perimetro, strategie e occupazione.

Quanto ai tempi, la maggioranza degli osservatori tende a ritenerli non brevi. Il termine per le trattative è fissato per il 30 aprile, la restituzione del prestito ponte (900 milioni) al 30 settembre. Ma potranno slittare perché è difficile pensare che la crisi Alitalia possa chiudersi in piena campagna elettorale (già in passato la stessa concomitanza non ha portato fortuna), anche perché qualunque decisione venga presa, solleverà critiche. Lufthansa è il candidato più visibile e confermato, insieme a EasyJet, che tuttavia non ha dettagliato il perimetro del suo interesse. Ma dovrebbero esserci altre due offerte, se è vero come pare che al solo handling sono dedicate tre proposte. In più c'è il fondo americano Cerberus, il cui ruolo appare ancora poco nitido. Insomma, questa è una fase fluida, fatta di molti incontri anche all'estero per i commissari, ma non di notizie certe.

Quello che appare evidente è il buon lavoro aziendale condotto dagli amministratori straordinari, il cui sforzo è di aumentare l'offerta a parità di flotta: ieri sono stati annunciati due nuovi collegamenti da Fiumicino, con Nairobi e Johannesburg. L'impegno è quello di valorizzare la compagnia per venderla bene; e in effetti i conti, ripuliti dei costi impropri, favoriti dalla stagionalità di mercato e assistiti dal finanziamento pubblico, sono soddisfacenti.

Ma i commissari non sono dei manager normali, godono di un potere che quelli non hanno; il loro compito non è di investire nello sviluppo, ma di massimizzare i fattori per trovare il giusto investitore che garantisca un vero rilancio.

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