Economia

L'ultimo assalto di Boeri: "Via parola quota 100"

Il presidente dell'Inps, Tito Boeri sferra l'attacco finale a Quota 100. Adesso propone di "cancellare" il nome della riforma

L'ultimo assalto di Boeri: "Via parola quota 100"

Il presidente dell'Inps, Tito Boeri sferra l'attacco finale a Quota 100. Adesso propone di "cancellare" il nome della riforma perché, a suo dire, fuorviante. Il numero uno dell'Istituto di previdenza sociale nette nel mirino l'etichetta "quota 100" e propone l'abolizione di questa parola: "Dovremmo abolire il termine quota 100, è fuorviante, rischia di alimentare illusioni tra chi ha 63 anni di età e 37 di contributi e vià così", spiega intervenendo ad un convegno sulle pensioni all'università Bocconi. Di fatto il presidente dell'Inps continua a picconare la riforma che andrà ad eliminare la legge Fornero: "Il confronto in atto su cosa fare sulle pensioni è in situazione di impasse - afferma - in cui si fa fatica a fare progressi".

Poi continua a mettere in dubbio la fattibilità della stessa riforma: "Quota 100 data dalla somma 62-38 è incompatibile con i vincoli tecnici di spesa che sono già nella bozza della legge di bilancio, ora si discute delle modalità per contenerla, usando il meccanismo di salvaguardia, una specie di rubinetto per far andare alcuni e altri no, ma non è fattibile dal punto di vista giuridico e avrebbe l’effetto negativo di far scappare la gente in pensione appena possibile". Nel mirino del presidente dell'Inps è finito anche il divieto di cumulo di reddito che probabilmente entrerà nella versione finale del nuovo sistema pensionistico: "Si cercano forme che scoraggino l’andata in pensione, l’idea di un divieto di cumulo di pensioni e reddito da lavoro per 5 anni, in questo momento sembra la più gettonata - afferma - ma è una soluzione che presenta una serie di problemi. È anche difficile conciliare l’idea con la narrativa con cui si giustifica la controriforma delle pensioni, ossia quella di liberare poti di lavoro per i giovani. Il ragionamento sembra questo ’se non voglio che troppe persone vadano in pensione devo impedirgli di lavorare una volta in pensione. Se glielo impedisco non andranno in pensione, ma così non si liberano posti per giovani.

Certo-i neo pensionati potrebbero anche andare nel lavoro nero, ma così sarebbe peggio".

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