Economia

Luxottica, strada in salita per il nuovo numero uno

Titolo ancora giù in Borsa (-1,4%). Corsa contro il tempo per selezionare il manager disposto ad accettare un incarico che scotta

Dopo due pesanti scivoloni, Luxottica ha chiuso in calo anche ieri: (-1,38%), per una perdita complessiva prossima al 13 per cento. L'attesa ora è per il cda del 29 ottobre nel quale il fondatore Leonardo Del Vecchio dovrebbe portare il nome del secondo amministratore delegato da affiancare a Massimo Vian, attualmente «congelato» come preteso dai consiglieri indipendenti in cambio della tregua armata in cda.

Secondo i bene informati, però, sarà molto difficile riuscire a trovare un manager di «peso» vista la situazione che ha portato alle dimissioni dell'ad Enrico Cavatorta. Sullo sfondo resta la richiesta della moglie del «re degli occhiali», Nicoletta Zampillo, di avere il 25% della holding Delfin e anche di inserire un manager in azienda a lei più congeniale (i rapporti con l'ex ad Andrea Guerra sarebbero stati tesi).

La scelta era ricaduta sul consulente di famiglia (e suo ex vicino di pianerottolo) Francesco Milleri (a sua volta amico dell'altro ad in pectore Vian) nel ruolo di vicepresidente esecutivo. «Leonardo Del Vecchio - spiega una fonte molto vicina alla dynasty di Agordo che chiede l'anonimato- si è dimenticato che Luxottica è una società quotata con una governance precisa. Se gli fosse capitata una cosa del genere in Generali o in qualche altra società dove ha partecipazioni apriti cielo». Una situazione complicata dunque che non piace ai mercati, nonostante la crescita dei profitti che, nel terzo trimestre sono previsti in aumento del 10%. L'azienda, non c'è dubbio, è solida ma, secondo un'analisi dell' Economist , una governance difficile terrebbe lontani i migliori manager e provocherebbe anche la fuga di molti talenti in favore del suo maggior concorrente: i francesi di Essilor, che, a differenza di Luxottica, non hanno problemi di governance famigliare.

Ma perchè Leonardo Del Vecchio ha fatto una mossa così azzardata? Secondo quanto trapela, da un lato ci sarebbe stata la convinzione, dato che l'uscita di Guerra aveva provocato danni limitati al titolo in Borsa, che l'azienda fosse più forte dei suoi manager, dall'altra pesa la crescente influenza della first lady sul marito ottantenne. Tra le cause del divorzio da Cavatorta ci sarebbero diverse incomprensioni. Tra cui l'impressione di Del Vecchio che alla base del rifiuto di uno dei manager scelti per affiancare Cavatorta nella gestione, ossia il dg delle divisione Usa di Chanel John Galantic, ci sia stato lo zampino dell'ex-ad Guerra. Di certo in manovra c'è la signora Del Vecchio. Per Nicoletta gli occhiali sono una passione di famiglia. Alle superiori, dalle Suore Orsoline ne cambiava un paio al giorno, preferendo quelli grandi e coloratissimi che ben si intonavano ai lunghi capelli corvini.

Una scelta obbligata: il padre è stato uno dei primi rappresentanti della società di Agordo.

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