Economia

Marchionne al test del «lusso»

Dopo Detroit, lo scorso gennaio, tocca a Ginevra, da domani al 16 marzo: il primo Salone europeo dell'anno coincide con il debutto della nuova entità Fiat Chrysler Automobiles sul mercato che, sulla carta, dovrebbe essere quello «amico», ma che in realtà da tempo non è più tale. E sempre domani Sergio Marchionne, il quale presenzierà alle anteprime mondiali di tre modelli (la Jeep Renegade «made in Melfi», l'Alfa Romeo 4C spider e il concept di un futuro coupé Maserati) potrebbe allentare il cordone del riserbo sul piano industriale che illustrerà ai primi di maggio, fornendo qualche indicazione in più sullo sviluppo della strategia premium del gruppo. Per esempio, ipotizzando il peso che il polo italiano del lusso potrebbe avere sui conti di Fiat Chrysler Automobiles nel momento in cui il piano sarà ultimato, cioè nel 2017.
Secondo alcuni analisti, Ferrari, Maserati e Alfa Romeo, i tre gioielli della scuderia torinese ai quali sembra essere legato il futuro del gruppo, potrebbero pesare sui ricavi di fine piano (ipotizziamo 100 miliardi rispetto ai quasi 87 dell'esercizio 2013) intorno al 15%, sempre che il rilancio di Alfa Romeo (arriverà finalmente a 300mila unità l'anno?) non tradisca le aspettative. È proprio Alfa Romeo l'ago della bilancia della strategia premium, visto che Ferrari è una garanzia e che Maserati ha ritrovato lo spirito dei tempi migliori ed è in piena accelerazione. A Ginevra, oltre alla 4C Spider, sorella della Coupé (a listino per oltre 53mila euro) e prodotta nella storica fabbrica Maserati di Modena, ma pur sempre modello di nicchia e, quindi, di numeri contenuti, ci saranno le Alfa MiTo e Giulietta, entrambe nella versione Quadrifoglio Verde. Tutto questo, però, non basta. E Marchionne lo sa bene, visto che è chiamato ad allargare la gamma del Biscione - per rendere il marchio veramente competitivo rispetto ai concorrenti tedeschi (Bmw, Audi, Mercedes), inglesi (Jaguar, Land Rover) e giapponesi (Lexus) - alla gamma Giulia, a un'ammiraglia e a un Suv/crossover. Ma deve farlo il più rapidamente possibile: i numeri da cenerentola con cui Alfa Romeo ha chiuso il 2013 in Europa (62.271 unità vendute: -28,3% sul 2012) non rendono giustizia al blasone del marchio.
L'assaggio ginevrino del polo del lusso italiano, Ferrari California T a parte, vede ancora una volta Maserati primeggiare. Oltre alla famiglia completa, con la Ghibli, la Quattroporte griffata Zegna e in attesa che il Suv Levante entri nella catena di montaggio, l'amministratore delegato del Tridente, Harald Wester, presenterà il concept di una futura coupé, in pratica l'erede della GranTurismo alla quale potrebbe subentrare, nella sua conformazione definitiva, dopo il 2016.


Fiat Chrysler Automobiles a tutto premium, dunque, con l'importante apporto anche di Jeep visto che Marchionne, per il 2014, si aspetta dal responsabile del marchio, l'americano Mike Manley, il raggiungimento dell'obiettivo di un milione tondo di unità vendute, 300mila in più del 2013.

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