Economia

Marzo nero per il commercio: le misure di Renzi non bastano

Le promesse del governo non risollevano l'Italia dalla crisi. A marzo le vendite crollano del 6,8%. Su base annua il calo è del 3,5%

Marzo nero per il commercio: le misure di Renzi non bastano

L'ottimismo e le promesse di Renzi non bastano. L'economia non riparte e le vendite al dettaglio crollano ancora. Come rileva l'Istat, nel mese di marzo sono infatti calate del 3,5% su base annua. Una batosta che penalizza soprattutto gli alimentari che segnano un crollo del 6,8%. L'istituto di statistica non registrava un risultato tanto negativo dall'inizio delle serie storiche, cioè dal 1995. Il confronto annuo risente, tuttavia, della Pasqua che quest’anno è caduta ad aprile mentre nel 2013 era in calendario a marzo.

L’indice calcolato dall’Istat segna una contrazione su base annua del 3,5%. Particolarmente negative le vendite di prodotti alimentari che segnano la peggiore flessione dal 1995. Le vendite di prodotti non alimentari calano invece dell’1,5%. "Su base mensile, l’indice scende dello 0,2% - si legge nel report dell'Istat - mentre nella media del trimestre gennaio-marzo 2014 registra una riduzione dello 0,3% nei confronti dei tre mesi precedenti". Nel confronto col mese di febbraio, diminuiscono le vendite di prodotti alimentari (-0,4%), mentre restano invariate quelle di prodotti non alimentari.

Con riferimento alla forma distributiva, nel confronto con il mese di marzo 2013 gli analisti dell'Istat registrano cali sia per le vendite della grande distribuzione (-5,1%) sia per quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-2,3%). "Nei primi tre mesi del 2014 - spiegano - l’indice grezzo diminuisce dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2013".

Le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione del 2,9% e quelle di prodotti non alimentari dell’1,3%.

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