Economia

Mediaset fa il pieno di pubblicità grazie a radio e Mondiali di Calcio

La raccolta degli spot nel solo terzo trimestre è salita del 3,5%

Mediaset fa il pieno di pubblicità grazie a radio e Mondiali di Calcio

L'aumento della quota di mercato pubblicitario sia in Italia sia in Spagna e la riduzione dei costi complessivi in entrambi i mercati, nonostante l'acquisizione dei diritti del Campionato Mondiale di Calcio. Sono queste due mosse che hanno consentito a Mediaset di portare i margini consolidati dei primi nove mesi 2018 ai livelli dell'esercizio precedente, migliorando la performance del gruppo registrata nel primo semestre dell'anno. Per l'intero 2018 «il risultato operativo - la cui entità sarà funzione dell'andamento dei ricavi pubblicitari sui quali la visibilità rimane ancora limitata - dovrebbe essere leggermente superiore a quello registrato nello scorso esercizio», aggiunge in una nota la società.

Nel terzo trimestre dell'anno l'incremento della raccolta pubblicitaria del Biscione in Italia è stato del 3,5% «grazie alla fase finale dei Mondiali di calcio e al brillante andamento del settore radiofonico», sottolinea il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ricordando anche che i costi sono scesi per 71 milioni. Il trimestre vede, così, migliorati rispetto al 2017, sia il risultato operativo (33,1 milioni) sia il risultato netto, per 24,3 milioni. Nei primi nove mesi dell'anno Mediaset ha registrato un utile netto di 27 milioni rispetto ai 34,5 milioni dello stesso periodo del 2017, con ricavi a 2,477 miliardi contro i 2,473 precedenti. Entrambi i dati sono riclassificati togliendo il contributo della ceduta Ei Tower. L'indebitamento finanziario è sceso dai 1,39 miliardi del 31 dicembre 2017 ai 961 milioni del 30 settembre scorso, dato non comprensivo delle passività del gruppo Ei Towers pari a 357 milioni.

Quanto agli accordi raggiunti con Sky e con Telecom Italia, «nel corso di quest'anno porteranno un contributo in termine di risultato operativo di Mediaset sul 2019 quantificabile in 60-80 milioni per quanto riguarda i primi e di 10-15 milioni per quanto riguarda i secondi», ha detto il direttore finanziario, Marco Giordani.

Commenti