Economia

Mediobanca fa partire la campagna di Francia Colpo da 105 milioni

Il gruppo compra il 66% della Messier Maris. Nagel: «Un'integrazione perfetta»

La sede di Mediobanca in piazzetta Cuccia, a Milano
La sede di Mediobanca in piazzetta Cuccia, a Milano

Mediobanca diventa sempre più europea. L'ultimo colpo oltreconfine è stato messo a segno ieri con l'acquisto del 66% della boutique di consulenza Messier Maris & Associés, fondata da Jean-Marie Messier, già numero uno di Vivendi, ed Erik Maris, che restano alla guida della banca d'affari. Si tratta di una delle tre principali boutique di Corporate Finance francesi, con un'ampia e fidelizzata base clienti anche a livello internazionale. MMA che ha sede a Parigi e uffici a New York, opera con 40 professionisti ed è specializzata nei servizi di consulenza in fusioni e acquisizioni a società di grandi e medie dimensioni nonchè in attività con sponsor finanziari. Con circa 60 milioni di commissioni da consulenza, è la terza società del settore dopo Rothschild (circa 200 milioni) e Lazard (120 milioni) e nel 2018 ha anche affiancato lo Stato francese nel passaggio di Areva a Edf.

Le voci sullo shopping erano già circolate a settembre quando Les Echos, citando fonti interne, aveva anche parlato di una valutazione della società francese attorno ai 160 milioni che rappresenta un multiplo di 10 volte l'utile normalizzato registrato negli ultimi due anni. Il 66% dovrebbe quindi essere attorno a 105 milioni. Il controvalore sarà pagato con azioni Mediobanca nel corso dei prossimi dieci anni utilizzando una parte delle azioni rinvenienti dal buyback attualmente in corso (che può continuare fino a un massimo del 3% del capitale).

Lo shopping Oltralpe consente all'istituto guidato dall'ad Alberto Nagel di alzare l'utile per azione del 2% (sulla base del risultato netto annuale di gruppo, pari ad 864 milioni a giugno 2018). L'operazione, che prevede la possibilità per Piazzetta Cuccia di aumentare nei prossimi anni la propria partecipazione in Messier Maris, consente inoltre all'istituto milanese di aumentare dell'8% le commissioni di gruppo (sulla base dei 622 milioni netti registrati a fine giugno 2018) senza impattare sul capitale. «L'acquisto di Messier Maris & Associés è un innesto formidabile per il gruppo che rafforza il circolo virtuoso del nostro modello di business. Insieme ai nostri team che già operano in Italia e Spagna siamo convinti che il gruppo si affermerà ancora di più come principale banca d'affari per il Sud Europa», ha commentato Nagel.

La banca sta infatti crescendo nell'asset management e nell'investment banking per ora all'estero. Ha infatti acquisito il 69% di Ram in Svizzera, boutique specializzata in intelligenza artificiale e il 51% a Londra di Cairn Capital. Resta ancora aperto il dossier Italia, dove le società, secondo Mediobanca, allo stato attuale paiono troppo care (Kairos, per esempio, è ancora in vendita). Già oggi i ricavi arrivano per il 15% dall'estero (oltre il 50% nel caso della divisione Corporate e Investment Banking)

Il mercato approva: in Piazza Affari il titolo Mediobanca ha archiviato al seduta di ieri mettendo a segno un rialzo dell'1,44% a 9,43 euro. Negli ultimi sei mesi le azioni di Piazzetta Cuccia hanno guadagnato quasi il 18 per cento.

CC

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