Economia

Melegatti, nonostante il boom di vendite torna la cassa integrazione

Nonostante il boom di vendite (1,5 milioni di pandori venduti) l'azienda ha presentato un nuovo piano di cassa integrazione che raccoglie la contrarietà dei cassintegrati

Melegatti, nonostante il boom di vendite torna la cassa integrazione

Sembra non conoscere requie, l'odissea dei lavoratori dell'industria dolciaria Melegatti, regina nella produzione di panettoni e pandori.

Nonostante la straordinaria riuscita della campagna social di salvataggio dell'azienda, che ha consentito la vendita di oltre 1,5 milioni di pandori, la situazione finanziaria dell'azienda veronese rimane critica. A dispetto dell'intervento di un fondo maltese che prenderà parte alla ristrutturazione del debito, i lavoratori potrebbero tornare in cassa integrazione già da settimana prossima. A pochi giorni, dunque, dal Natale.

Come spiega il Corriere della Sera, in un incontro di giovedì scorso l'azienda avrebbe annunciato la propria decisione, raccogliendo la contrarietà dei sindacati. "Non possiamo nascondere che questa nuova richiesta di cassa integrazione ci ha spiazzato. Contavamo che i lavoratori potessero passare direttamente a lavorare per la campagna delle colombe pasquali. Vigileremo con grande attenzione sulle prossime scelte dell’azienda — dice Maurizio Tolotto della Fai Cisl di Verona —. Il fatto di lasciare tanti ordini insoddisfatti lascia anche ai lavoratori un grande senso di frustrazione".

Il 7 novembre è stata depositata in tribunale a Verona la proposta di ristrutturazione del debito: da quella data possono passare quattro mesi (con la possibile proroga di altri due) perché la Melegatti stili un piano di rientro dai debiti pensato per ciascun creditore.

Se a quella scadenza il piano non sarà stato accettato da creditori che detengono almeno il 60% del debito totale, per la Melegatti il fallimento sarà allora inevitabile.

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