Economia

Meno carne, più discount Un italiano su due campa con 1900 euro l'anno

Si riduce la spesa per il cibo per le famiglie italiane: siamo tornati indietro di 10 anni

Meno carne, più discount Un italiano su due campa con 1900 euro l'anno

Crollano ancora i consumi anche dei beni primari. Continuano infatti ad aumentare le famiglia che hanno tagliato in particolare la spesa per il cibo: nel 2013 sono il 65% degli italiani, contro il 62,3% del 2012.

L'anno scorso la spesa media annua è stata di appena 2359 euro (-2,5% rispetto al 2012). Sono i livelli di spesa più bassi da dieci anni (nel 2004 la spesa media era di 2.381 euro). La metà delle famiglie italiane spende meno di 1.989 euro al mese. Secondo i dati Istat, inoltre, la spesa alimentare resta sostanzialmente stabile (passa da 468 euro a 461), ma diminuisce in modo "significativo" quella per la carne (-3,2%). La quota della spesa destinata a cibo e bevande aumenta dal 19,4% del 2012 al 19,5% del 2013 a causa della diminuzione dei consumi non alimentari. Sono sempre di più le famiglie che scelgono l’hard discount per l’acquisto di generi alimentari (passano dal 10,5% del 2011 al 12,3% del 2012 fino al 14,4% nel 2013), a scapito prevalentemente di supermercati, ipermercati e negozi tradizionale.

A tagliare i consumi sono soprattutto le famiglie operaie (-5,9% con una spesa media di 2192 euro) e le coppie con due figli (-4,4% con spesa fino a 2.891 euro). Budget ridotto però anche per i più ricchi con tagli tra lo 0,6 e l'1,6%. A diminuire è soprattutto la spesa non alimentare che risulta "significativamente in calo rispetto al 2012" (-2,7%) e si attesta su 1.898 euro mensili. Continuano a diminuire in particolare le spese per abbigliamento e calzature (-8,9%), quelle per tempo libero e cultura (-5,6%) e quelle per comunicazioni (-3,5%). Il Trentino-Alto Adige è la regione con la spesa media mensile più elevata, 2.968 euro, di quasi 1.400 superiore a quella della Sicilia, che si conferma fanalino di coda (con una spesa di 1.

580 euro).

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