Economia

«A Mps serviva discontinuità»

Il Tesoro replica alle voci di pressing sul cambio dell'ad

«Il segnale di discontinuità faciliterà la realizzazione del nuovo piano industriale, la finalizzazione ottimale della più grande operazione di cartolarizzazione di sofferenze avvenute in Italia e lo sviluppo di una banca rinnovata e sostenibile». Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto così ieri durante il question time alla Camera a un'interrogazione di Forza Italia sul suo ruolo nel cambio del vertice di Monte dei Paschi di Siena, di cui il Tesoro è azionista con il 4 per cento.

Padoan ha inoltre puntualizzato che la scelta del nuovo amministratore delegato Marco Morelli, al posto di Fabrizio Viola, «è avvenuta sulla base delle procedure previste dalla banca per la sua successione» e con «unanime consenso da parte dell'intero cda». Nomina che comunque «sarà soggetta alla valutazione della Bce» nelle prossime settimane. Il ministro ha infine ricordato che Viola, «chiamato nel 2012 alla guida della banca in una momento di difficoltà dell'istituto, ha portato a termine due complessi aumenti di capitale. Due operazioni, tra il 2014 e lo scorso anno, per complessivi otto miliardi. «Adesso - ha sottolineato Padoan - si prospetta un nuovo aumento da 5 miliardi attraverso un piano che dovrà appunto essere «in discontinuità» rispetto a quello in base al quale era stata presentata al mercato l'ultima ricapitalizzazione.

Nel frattempo, il titolo Mps ieri ha chiuso la seduta a Piazza Affari con un rimbalzo del 2,46% dopo il crollo di martedì scorso. Le azioni dell'istituto senese non hanno però recuperato la quota di 0,20 euro ma si sono fermate a 19 centesimi.

CC

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