Economia

Mutui più convenienti con Draghi

Dopo il nuovo taglio della Bce da preferire i tassi variabili. Rendimenti interessanti e rischi ridotti con i Btp Italia

Mutui più convenienti con Draghi

L'ulteriore taglio dei tassi allo 0,15% deciso dalla Bce e lo scenario di saggi bassi per un prolungato periodo rendono più attraenti i mutui e i prestiti a tasso variabile. Allo stesso tempo, sul versante degli investitori, i titoli di Stato a breve termine e gli strumenti monetari in genere (compresi i conti di deposito) risultano ora meno interessanti: occorre quindi adottare scelte di portafoglio che siano capaci di catturare le opportunità, accettando però anche qualche rischio in più.

FINANZIAMENTI

Per chi ha già attivato un mutuo o un prestito a tasso fisso non ci sarà alcuna differenza sulla rata mensile da pagare alla banca. Diverso il discorso per coloro che, invece, hanno sottoscritto un mutuo o un prestito a tasso variabile legato al tasso Euribor. In questo caso si pagherà tendenzialmente lo stesso e, gradualmente nei prossimi mesi, un po' meno in virtù del fatto che il tasso Euribor dovrebbe stabilizzarsi verso livelli lievemente al di sotto di quelli attuali. Per i nuovi prestiti di durata da due a cinque anni e per i mutui fino a 10-15 anni, il tasso variabile diventa molto attraente perché i tassi della zona euro resteranno bassi per ancora molto tempo con un risparmio che potrebbe rivelarsi piuttosto consistente. Per esempio, oggi un buon mutuo di importo pari a 200mila euro, di durata 15 anni per un immobile situato a Milano, può spuntare un tasso variabile del 3,35% (3% + tasso Euribor) con una rata mensile da 1.415 euro, mentre il tasso fisso si attesta al 4,90% con rata mensile a 1.571 euro.

INVESTIMENTI FAI-DA-TE

Per chi ha risparmi da investire la prospettiva cambia radicalmente. I depositi online (come per esempio, per fare i nomi di alcuni dei più popolari, Conto Arancio, Conto Deposito, Rendimax, In Mediolanum e Conto Freedom di Mediolanum) offrono rendimenti superiori a quelli delle banche tradizionali, anche se un po' in calo rispetto a qualche tempo fa. Chi volesse spuntare rendimenti più interessanti con rischi relativamente ridotti può investire nei Btp Italia (sia quelli con scadenza 2016 sia quelli rimborsati nel 2020) che dovrebbero offrire un buon extra rendimento in funzione della crescita attesa dell'inflazione nei prossimi anni. Per chi, invece, ha un profilo di rischio elevato, cioè è in grado di sopportare forti oscillazioni dei prezzi dei titoli in portafoglio, le scommesse che potrebbero offrire buone opportunità sono i titoli obbligazionari subordinati e le azioni delle banche italiane ed europee.

INVESTIMENTI TRAMITE FONDI COMUNI

Lo scenario che si è delineato agevola l'investimento a più alto rischio, rispetto a quelli con meno rischio. Tramite i fondi è possibile, anche con modesti capitali (bastano poche migliaia di euro), investire in prodotti specializzati sulle obbligazioni ad alto rendimento (high yield e Paesi emergenti) e in fondi azionari. Per questi fondi, in particolare, gli esperti consigliano di puntare soprattutto sull'azionario Europa, sull'azionario Italia, sull'azionario Paesi emergenti e sull'azionario Giappone.

Chi volesse comunque ridurre il rischio dell'investimento può optare o per un buon fondo bilanciato flessibile a rischio controllato oppure per i piani di accumulo, la formula suggerita dalle grandi reti di promotori come Mediolanum, Fideuram e Azimut, per la capacità di mediare i prezzi, e quindi il rischio medio, di acquisto.

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