Economia

Squinzi: "Così l'Italia perde la ripresa"

Confindustria: "Tempo scaduto, serve un governo". Situazione drammatica: in tre mesi hanno già chiuso più di 4mila imprese, solo lunedì si sono arrese 58 aziende

Squinzi: "Così l'Italia perde la ripresa"

Altro che crescita: in solo tre mesi, da gennaio a marzo 2013, hanno chiuso i battenti ben 4218 imprese. Il 13% in più rispetto al primo trimestre dell'anno scorso. Soltanto lunedì hanno portato i libri contabili in tribunale 58 aziende. I dati sono stati rilevati dal Cerved per il Sole 24 Ore, che da oggi li riporterà quotidianamente, sulla base delle istanze di fallimento consegnate alle Camere di Commercio. Secondo lo stesso studio, nel 2012 si sono arrese 12.442 imprese (più di mille al mese, circa 34 ogni giorno). Un dato in aumento del 2,3% sul 2011 e addiruttura del 32% rispetto al 2009.

Una situazione drammatica a cui si aggiunge lo stallo della politica che rende ancora più difficile "agganciare la ripresa che ci sarà in Europa nella seconda parte dell'anno", come denuncia Giorgio Squinzi. "È un fatto piuttosto grave. C’è bisogno di uomini di buona volontà che si rendano conto che la situazione economica è drammatica", ha detto il presidente di Confindustria in visita al Salone del mobile, "Non c’è più tempo da perdere, come dice la pagina pubblicitaria che abbiamo pubblicato su tutti i giornali. Il tempo è scaduto".

Critiche da Confindustria anche al decreto sui debiti della Pa con le imprese. "Ci aspettavamo un pochino più di coraggio altrimenti il Paese continuerà ad essere in grande difficoltà", ha spiegato il leader degli industriali, "Se non tiriamo fuori il coraggio, il Paese continuerà a essere in grande difficoltà".

Il presidente Squinzi si è detto "molto preoccupato" per la situazione del Paese con il numero di suicidi che continua a crescere a causa della crisi economica.

E poi ha detto: "Non potrà continuare per molto tempo senza portare a esplosioni sociali e violente".

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