Economia

«Nessuno scontro con Francoforte»

Per Malacalza la lettera ricevuta dalla Vigilanza è «doverosa dialettica»

La saga Carige si arricchisce ogni giorno di una nuova puntata, mentre il titolo in Borsa mette a segno un piccolo rimbalzo (+1,2%) e chiude a 0,0081 euro. Piazza Affari scommette sull'appeal speculativo delle azioni mentre si avvicina il redde rationem del 3 agosto, quando il cda sarà chiamato a decidere la data per l'assemblea degli azionisti per la revoca del vertice e l'elezione di un nuovo board. Un appuntamento che dovrebbe essere decisivo per la presa controllo dell'istituto ligure e in vista del quale si stanno tessendo alleanze all'ombra della Lanterna.

Il nodo del contendere è lo scambio di lettere tra la Bce e Vittorio Malacalza, azionista di riferimento della banca (con il 20,6% del capitale) e vicepresidente dimissionario la cui carica decadrà con l'elezione delle nuove nomine. Ieri mattina l'imprenditore ha chiarito con un comunicato (inviato anche alla Consob) che non c'è «ovviamente alcuna contrapposizione con Bce». Malacalza definisce come «ispirate a una doverosa dialettica che, nel rispetto dei ruoli, è comunemente intesa al perseguimento del bene della banca» tutte «interlocuzioni» tenute con Francoforte.

Nella lettera di dimissioni inviata lo scorso 16 luglio, l'imprenditore aveva accusato proprio la Bce di «interferenze improprie». Francoforte, a sua volta, con una lettera datata il 24 luglio 2018, indirizzata all'imprenditore e inviata per conoscenza al cda e a Bankitalia, ha rispedito al mittente le critiche, ricordando a Malacalza che la Vigilanza ha sempre agito nel pieno rispetto della legge italiana. La normativa infatti, ha sostenuto la Bce, prevede che l'amministratore delegato possa essere delegato dal cda a seguire specifiche tematiche operative. La banca centrale ha quindi ribadito di aver esercitato la supervisione in linea con la distribuzione dei poteri prevista tra il cda e Paolo Fiorentino, ad di Carige.

Malacalza nella nota di ieri ha infine lamentato che, «nonostante la natura confidenziale di tale comunicazione, gli organi di stampa ne sono venuti immediatamente in possesso e ne è scaturita l'enfatica rappresentazione di un supposto conflitto in essere tra me e l'Autorità di Vigilanza».

CM

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