Economia

Un network cinese per il Made in Italy

Un network cinese per il Made in Italy

Si aprono nuovi spazi per le piccole e medie imprese del Made in Italy che intendono espandere il proprio business in Cina. Jihua Group, colosso cinese dell'abbigliamento tecnico e professionale quotato al listino di Shanghai, ha annunciato una nuova piattaforma di partnership rivolta ai marchi italiani di cibo, moda e design.
Obiettivo: facilitare il loro ingresso nel mercato cinese a prezzi contenuti – circa un quinto di quanto sarebbe necessario per entrare autonomamente – e al fianco di una delle maggiori aziende statali, la Xinxing Cathay (che controlla Jihua al 63%). La proposta si inserisce in uno dei progetti chiave del gruppo, la realizzazione in Cina di un network di 35 mete turistiche – i «Jihua Park» – con aree dedicate allo sport, al divertimento (tra cui un simulatore di guida Ferrari), alla moda e benessere, ristoranti e hotel.
Curerà il progetto l'italiana Arcoretail (gruppo Arcotecnica) specializzata nella consulenza e fornitura di servizi chiavi in mano per il settore del real estate. Le prime due aperture sono previste entro un anno a Changchun (Nord-Est della Cina, circa 25 milioni di abitanti) e a Chongqing (un mega agglomerato urbano da 34 milioni di persone), mentre le successive saranno completate nell'arco di otto-nove anni. In totale, il gruppo cinese – sede internazionale a Tavernerio (Como) – investirà 8 miliardi di euro, per un fatturato aggiuntivo atteso di 6-7 miliardi nel 2020.
Ogni centro avrà 250 negozi, di cui il 40% potrà ospitare marchi italiani ed europei non ancora presenti in Cina. Jihua fornirà alle aziende partner assistenza in tutte le fasi del business, dalla selezione della merce e definizione del prezzo alla ricerca e gestione del personale, oltre che per gli aspetti legali e amministrativi.

Ieri, a Milano, l'adesione dei primi tre brand: Silvian Each, Conte of Florence e Massimo Rebecchi.

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