Economia

Non laviamocene le mani

Chi segue la mia rubrica ricorderà di come, la scorsa settimana, abbia parlato del «Tabù», tutto italiano, relativo al testamento. Ho raccontato la storia vera di una famiglia, di mia conoscenza, messa in crisi dalla scomparsa improvvisa del capofamiglia, che senza aver fatto testamento, ha lasciato due figli minorenni e la moglie in balia di un giudice tutelare.

Il suo patrimonio è stato diviso in parti uguali: un terzo a ciascuno degli eredi. Uno è andato alla moglie, che però non può disporre dei 2/3 affidati ai figli. E tra qualche mese il primo dei due rampolli compirà 18anni. Avrà piena disponibilità di una somma importante, condizione che preoccupa la madre che non lo ritiene preparato.

In merito a questa storia ho ricevuto tantissime mail, una mi ha colpito particolarmente. Me l'ha inviata Alberto Spinelli, psicologo, il cui scritto condivido con tutti voi. «Per chi come me ha operato per la salute della persona biologica, psicologica ed economica è buona musica quella suonata sul tema della alleanza non solo generazionale ma anche coniugale. Quante vedove, giovani e non, sono state maltrattate da mariti alla Ponzio Pilato, quante battaglie invisibili per la ricostruzione di una vita autonoma, quanti traditori del bene autentico del famigliare sopravvissuto. La morte è ancora un tabù, non bisogna parlarne, non è un evento inevitabile, un confine che una volta riconosciuto permette una vita più ricca, più vera e più solidale. Si vis vitam para mortem (per vivere bene accetta la morte) è solo un motto del menagramo di turno?».

Le righe scritte da Spinelli mi hanno colpito per la forza psicologica che esprimono, per il quadro angoscioso che dipingono. Non pensare alla vita, la propria e quella dei propri cari, non pianificarla nella maniera più corretta, non è solo un atto di superficialità, ma equivale al «lavarsene le mani» di antica memoria, un atto che nessuno dovrebbe concedersi, soprattutto nei confronti delle persone che «dice» o «dichiara» di amare.

leopoldo.

gasbarro@me.com

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