Economia

Nordio: «Detraibilità del 10% dal costo d'acquisto». Il rebus Fca socio

«Perché non farlo?». L'Unrae, che raggruppa le Case auto estere in Italia (a questo punto, ma è molto difficile, potrebbe aderire anche Fiat Chrysler visto che sede legale e fiscale sono in Olanda e nel Regno Unito; «ne saremmo lieti», afferma il presidente Massimo Nordio), rilancia con forza la sua ricetta per risvegliare i consumi delle famiglie, ovviamente mirati al cambio della vettura. E forte dei 40 miliardi di ricavi delle aziende associate, dei 160.500 addetti rappresentati e di un contributo aggiuntivo all'economia del Paese grazie agli acquisti di componenti italiane per 7,2 miliardi, Nordio chiede direttamente allo Stato di aiutare quelle famiglie che, a causa della crisi, hanno dovuto rinunciare all'acquisto della macchina nuova ma che, non potendone fare a meno per gli spostamenti, sono costrette a circolare con vetture vecchie, pericolose e inquinanti. E perché, a questo punto, non fare come è stato deciso per le ristrutturazioni edilizie?

Ecco così tornare alla ribalta un piano quadriennale di deducibilità di una parte del costo di acquisto della vettura che creerebbe vendite aggiuntive per 300mila unità e, nel primo anno, di 100mila nuove auto. Cifra che porterebbe nel 2015 a una crescita dell'8% del mercato, che passerebbe dagli 1,4 milioni previsti a 1,5. In pratica, l'Unrae chiede allo Stato di dare la possibilità alle famiglie di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 10% del costo di un'auto con emissioni fino a 120 g/km di CO2, fino a un massimo di 2.000 euro in 4 anni, e la contestuale rottamazione di un veicolo Euro 0, 1 e 2. «Per l'Erario - ha precisato Nordio - su una copertura di 64 milioni nel primo anno, il 5x1000 investito dallo Stato per le ristrutturazioni delle abitazioni nel 2013, stimiamo via via un maggior gettito Iva per un flusso positivo di 22 milioni in 4 anni».

In Parlamento, intanto, sta per andare in discussione l'emendamento alla legge di Stabilità sull'abolizione triennale (o per 5 anni) del bollo auto: firmatari Daniele Capezzone e altri 30 deputati.

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