Economia

Offerta Kraft da 143 miliardi Ma Unilever la lascia digiuna

La Borsa pronta a premiare l'intesa. In Italia Coldiretti avverte: «Troppo potere alle multinazionali del cibo»

Maddalena Camera

La guerra delle sottilette e maionese piace alla Borsa che ha brindato con maxi rialzi alla proposta di Kraft Heinz su Unilever. La società Usa ha confermato di avere offerto 143 miliardi di dollari (134 miliardi di euro) per il controllo del gruppo anglo-olandese. Risultato: il titolo del colosso alimentare americano ha registrato in Borsa ieri una crescita superiore al 7,50%. Molto meglio ha fatto Unilever: dopo la bocciatura ufficiale della proposta, motivata con una valutazione troppo bassa del gruppo, il titolo ora quota oltre i 46 dollari, con una crescita vicina al 10%. Il valore delle azioni si avvicinano così ai 50 dollari offerti da Kraft Heinz (in contanti e in azioni). Ma se Unilever ha spiegato di «non vedere le basi per ulteriori discussioni» sulla proposta «dal momento che non vi vede vantaggi, nè finanziari nè strategici», la reazione dei mercati sembra indicare che la partita sia tutt'altro che chiusa. Ora, secondo la legge inglese, Kraft Heinz ha fino al 17 marzo per stilare una nuova proposta.

Quanto al business, secondo gli analisti una unione sarebbe sensata, ma per Coldiretti con questa fusione si concentrerebbe ancora di più il potere delle dieci multinazionali del cibo nel pianeta che attraverso 500 marchi controllano il 70% del mercato alimentare, con pesanti effetti sui rapporti contrattuali con il settore agricolo frammentato in 570 milioni di aziende agricole nel mondo. «Una tendenza - ha spiegato Coldiretti - che favorisce anche l'omologazione e la standardizzazione dell'offerta alimentare a livello globale con la perdita di biodiversità che va contrastata anche con lo sviluppo di modelli di consumo alternativi».

I numeri parlano da soli. Kraft Heinz è la quinta società più grande al mondo nel settore alimentare e la terza in Nord America con 26,5 miliardi di dollari (24,9 miliardi di euro) mentre Unilever fattura 52,7 miliardi. L'accordo riunirebbe marchi come Kraft, gli hot dog Oscar Mayer, il formaggio Philadelphia e il caffè Maxwell House con la maionese Hellmann, il tè Lipton e il gelato Ben&Jerry, marchi di Unilever.

Kraft Heinz si spingerebbe anche in un territorio inesplorato perché del portafoglio di Unilever fanno parte anche una lunga lista di marchi per la cura della persona e della casa. Proprio per questo alcuni analisti non escludono che Unilever possa decidere di cedere solo alcuni asset alimentari a Kraft.

C'è anche chi avverte di eventuali problemi Antitrust e dunque le Authority per la concorrenza potrebbero mettere seri paletti alla possibile futura integrazione.

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