Economia

Ora Apollo vuole da Carige 12,5 milioni di indennizzi

Ma l'istituto ligure ritiene la richiesta «infondata»

Non si placa la battaglia tra Carige e il fondo Apollo, che un anno fa ha acquistato le attività assicurative del gruppo ligure e che a inizio 2016 ha tentato invano di entrare nel capitale della banca.

Secondo quanto riportato nella relazione semestrale della banca, a fine maggio Amissima Assicurazioni (la compagnia danni rilevata dal fondo americano) e la controllante Amissima Holdings hanno chiesto di ricevere un indennizzo di 12,5 milioni relativo alle riserve sinistri per casi antecedenti il 2013. Il contratto di compravendita delle attività assicurative di Carige prevede infatti, oltre a un finanziamento a cinque anni sul 25% del prezzo complessivo di vendita (che ammontava a 310 milioni), una serie di garanzie e indennizzi relativi ad adempimenti fiscali, riserve sinistri, cause pendenti e vertenze legali. In particolare, riportano i documenti societari, gli indennizzi sui sinistri scattano in caso di liquidazioni superiori alle riserve stanziate o di contenziosi per oneri di importi superiori agli accantonamenti fatti. Sono state previste comunque delle franchigie al di sotto delle quali gli indennizzi non sono dovuti. Alla richiesta delle sue ex compagnie Carige ha comunque opposto un rifiuto: la banca, effettuate le dovute analisi di merito - riporta la relazione semestrale - «non ha ritenuto fondata la richiesta e ha pertanto rifiutato l'indennizzo» e inoltre non ha effettuato accantonamenti in proposito.

I rapporti tra gli americani di Apollo e la nuova gestione dell'istituto genovese controllato dalla famiglia Malacalza, si sono incrinati a primavera quando Carige ha respinto la proposta della società americana di cessione di un portafoglio di crediti deteriorati e di contestuale aumento di capitale riservato ad Apollo stesso. Lo scontro ha raggiunto il suo culmine a giugno con la decisione del cda di intraprendere una azione legale per ottenere (da Apollo, dalle compagnie e dagli ex vertici di Carige, Cesare Castelbarco Albani e Piero Montani) il risarcimento di 1,25 miliardi di euro di presunti danni conseguenti alla cessione delle attività assicurative e ad altri comportamenti avvenuti a cavallo tra fine 2015 e inizio 2016.

Carige e le compagnie hanno in essere un accordo di distribuzione dei prodotti assicurativi fino a dicembre del 2024.

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