Economia

«Ora asse Fincantieri-Naval Group»

Bono: «Il modello è StM. Leonardo? Ci saranno compensazioni»

Dall'alleanza tra Fincantieri e Naval Group nascerà un'entità unica che a livello di holding vedrà Francia e Italia esercitare un controllo paritetico. Lo ha spiegato ieri l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, in un'audizione al Senato. In sostanza, Roma e Parigi avranno una quota di controllo paritetica - ma non il 50% - nella futura joint venture tra Fincantieri e Naval Group nella difesa, il resto andrà sul mercato. Fincantieri pesa molto di più nel civile mentre Naval Group è molto più grande rispetto alla parte navale militare del colosso italiano.

Il modello per rendere concreto tutto questo, ha spiegato Bono in Senato, potrebbe essere quello di un'altra alleanza italo-francese, la STMicroelectronics, colosso dell'elettronica la cui governance viene gestita da una holding (di diritto lussemburghese) gestita tra Roma e Parigi al 50 e 50. «La pariteticità non vuol dire 100%, ma che i due governi visto che mettono assieme una parte importante del militare hanno il co-controllo, una società come questa avrà bisogno dello Stato», ha aggiunto Bono che si attende una conclusione dell'operazione prima della fine del 2018. L'esito del lavoro della commissione che sarà costituita per lavorare a un'intesa nel navale militare è, secondo gli accordi annunciati a settembre scorso, previsto entro giugno. Entro fine anno, al massimo entro i primi di gennaio, Fincantieri conta invece di chiudere l'operazione su Stx.

Quanto al ruolo di Leonardo Finmeccanica, il manager ha spiegato che saranno i Paesi clienti a scegliere quali apparati montare sulle navi: se è scontato che l'Italia scelga i sistemi italiani e la Francia quelli francesi, nel caso di parti terze che scelgano i sistemi di uno dei due Paesi, sono previste delle «compensazioni».

Il competitor francese di Leonardo per quanto riguarda i sistemi di difesa da montare sulle navi, Thales, godrebbe infatti di una posizione di vantaggio rispetto a Leonardo, essendo già nell'accordo grazie alla partecipazione (35%) a Naval Group, che di Stx ha ottenuto il 10% (contro il 50%, più l'1% in prestito per un anno, di Fincantieri).

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