Economia

Ora Buffett perde colpi: Mr. Amazon è più ricco

Con un patrimonio di 75,6 miliardi, Bezos sorpassa il re di Wall Street. Gates rimane primo

Ora Buffett perde colpi: Mr. Amazon è più ricco

Più che il proverbiale tocco magico, forse sta solo perdendo qualche colpo. Ma per Warren Buffett vedersi sorpassato da Jeff Bezos nella prestigiosa classifica di Bloomberg sugli uomini più ricchi del pianeta, rappresenta probabilmente uno smacco. E la sgradevole sensazione che il tempo passa. Per tutti. In fondo, quella graduatoria di patrimoni (s)misurati in billion di dollari potrebbe anche sancire un passaggio del testimone, uno scatto generazionale che premia l'ancor giovane inventore di Amazon a dispetto della vecchia volpe di Wall Street.

Colui che ha convinto il mondo intero a comprare online tutto ciò che è commerciabile, ha aggiunto infatti 1,5 miliardi alla propria ricchezza personale, ora pari a 75,6 miliardi, dopo che i titoli Amazon hanno guadagnato in Borsa, mercoledì scorso, 9 miliardi grazie all'annuncio dell'acquisizione del sito di e.commerce di Dubai, Souq.com. Un deal da circa 700 milioni che spalanca le porte del mercato medio-orientale al gruppo di Seattle. Alla soglia dei 90 anni, Buffett ha però ancora un passo invidiabile confermato dai 74,9 miliardi che custodisce nel suo portafoglio, 700 milioni in più di Amancio Ortega, il patron di Zara, e qualche miliardo in meno rispetto agli 86 di Bill Microsoft Gates, l'uomo d'oro per eccellenza nonostante l'attività filantropica.

Oltre all'età, ciò che separa Buffett da Bezos è però soprattutto il perimetro entro cui opera. Il suo resta il recinto della Borsa, l'arena che gli ha valso il soprannome di «Oracolo di Omaha» per le capacità quasi divinatorie di predire l'andamento dei mercati. È lì che continua a far affari, a dettare il ritmo agli indici. Comprando a mani basse come ha fatto lo scorso anno per esempio con i titoli Apple (57 milioni di pezzi della Mela morsicata in pancia alla fine di dicembre), è stato il mantice che ha soffiato sui rialzi da record di Wall Street. Quando sconfina sul versante industriale, non sempre gli va bene. È successo qualche mese fa con l'assalto fallito, insieme con gli alleati di Kraft e 3G, a Unilever.

Una macchia in un curriculum quasi immacolato.

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