Economia

Ora Monte Paschi sfida Fineco con Widiba

Domani al via la nuova banca online. Viola: "Sarà un motore di crescita", dal 2017 gli utili. A ottobre il rimpasto in cda

Rocca Salimberni, storica sede della banca senese
Rocca Salimberni, storica sede della banca senese

Le banche online non rappresentano certo una novità (Fineco è nata nel 1999 e Unicredit l'ha da poco quotata in Borsa), ma il Monte Paschi è convinto di recuperare terreno (e clienti) perduti con la sua «Widiba». Quest'ultima sarà operativa da domani per la comunità di 230mila persone che l'ha plasmata dal «basso» e da inizio ottobre per tutti gli altri.

Ottobre dovrebbe sancire anche l'ingresso di Fintech e Btg, alleati della Fondazione Mps, nel cda del Monte Paschi. Dopo le vibrate proteste dei soci sudamericani, Palazzo Sansedoni ha trovato due consiglieri pronti a farsi da parte per onorare quanto previsto dal patto di sindacato che blinda il 9% dell'istituto, e a metà del prossimo mese si riunirà il board di Mps che dovrebbe cooptare gli ambasciatori di Fintech e Btg.

Tornando a Widiba, l'obiettivo di Siena è portarla all'utile nel 2017 e di raggiungere dopo altri due anni 20 miliardi di masse intermediate, 500mila clienti e oltre mille promotori finanziari (contro i 700 circa ereditati da Rocca Salimbeni). Segni particolari, per accedere al conto corrente (di cui si potrà scegliere anche il numero) non bisognerà impazzire con password dimenticate e token persi o lasciati a casa: basterà usare la voce. La tecnologia è messa a disposizione dell'americana Nuance, la stessa da cui ha pescato Apple per la sua «Siri».

Widiba aggiungerà «potenza» al «motore» di Mps, ha sintetizzato l'amministratore delegato Fabrizio Viola: «Tradotto, vuol dire che è un modo per attirare clienti, masse e ricavi». La nuova creatura web - ha proseguito il banchiere - è un «passo importante» del piano industriale del 2012 che permetterà a Rocca Salimbeni di tornare all'utile nel «medio termine». Un messaggio diretto anche alle istituzioni senesi, dove in molti hanno storto il naso davanti all'ultima semestrale, finita in rosso per 350 milioni per la forte pulizia dei conti in vista degli stress test . Viola e il capo della banca digitale, Andrea Cardamone, non si sono sbilanciati sull'eventuale futura quotazione in Borsa di Widiba, ritenendo ogni piano «prematuro». Piuttosto, l'obiettivo è «far sì che il flusso di clienti che negli ultimi anni hanno abbandonato Mps per banche online tornino nel gruppo», così Viola. Probabili, inoltre, sinergie con i servizi offerti oggi da Paschi Home.

Widiba, infine, nel breve-medio periodo guarderà solo all'Italia, per poi forse sbarcare forse oltre le Alpi.

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