Economia

Il Paese è sotto attacco Ma Fitch rassicura: "All'Italia non servirà il salvataggio"

Il dg dell'agenzia di rating avvisa: "Tutti i paesi dell'Eurozona rischiano un taglio della valutazione". Ma l'Italia non è nelle condizioni della Spagna

Il Paese è sotto attacco Ma Fitch rassicura: "All'Italia  non servirà il salvataggio"

Tutti i Paesi dell'Eurozona rischiano un taglio del rating da parte di Fitch, nessuno escluso. A dirlo è Ed Parker, direttore generale dell'agenzia - ripreso da Bloomberg - che, parlando in una conferenza ad Oslo, mette sull'avviso tutti.

E non manca di sottolineare che a rischio sono anche "tutte le triple A". Quindi che oggetto di un declassamento potrebbero essere anche Lussemburgo, Olanda, Finlandia e Germania.

"Se non si arriva a vedere al più presto la luce in fondo al tunnel", se dunque non si trova una medicina per curare lo stato di crisi dell'Eurozona, aumenteranno i rischi di un crollo dell'Euro. E dunque potrebbe arrivare una nuova serie di declassamenti da parte di Fitch.

La notiza non è confortante per le economie del Vecchio Continente. Ma se Parker sul fronte rating mette in guardia i Paesi dell'Eurozona, dall'altra parte rassicura invece sulle condizioni dell'Italia. Con "un deficit di bilancio molto basso, così come pure un deficit delle partite corrente" e pochi "problemi di banche", il nostro Paese non deve temere di fare la fine della Spagna, rispetto alla quale si trova in una condizione migliore. Improbabile dunque che saremo costretti a chiedere aiuti all'Unione Europea.

La situazione non è comunque rosea. E se è vero che l'Italia non rischia di dover chiedere un salvataggio da parte dell'Unione, ha però "ancora alti livelli di debito pubblico e ha poco spazio per assorbire eventuali shock". Molto dipenderà ancora dallo spread.

Anche Cipro chiede aiuti?

E proprio sul fronte degli aiuti arrivano novità. Dopo Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, anche Cipro avrebbe chiesto forme di sostentamento all'Unione Europea.

Il Commissario agli Affari Monetari Olli Rehn ha smentito che da parte dell'isola mediterranea ci sia stata una richiesta ufficiale, anche se Cipro ha effettivamente denunciato la necessità di aiuti per finanziare le banche locali, in grave difficoltà.

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