Economia

Paracadute per mandare in pensione i disoccupati con 55 anni

Poletti studia un "ponte" che consenta a chi ha perso il posto di lavoro di aggirare la legge Fornero

Paracadute per mandare in pensione i disoccupati con 55 anni

"Una flessibilizzazione delle uscite sarebbe utile - aveva annunciato tempo fa il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in un’intervista alla Stampa - specie per chi è stato espulso dal mondo del lavoro in età più avanzata, non trova impiego e non può maturare il diritto alla pensione. Nella Legge di Stabilità in autunno cercheremo di costruire un 'ponte' per queste persone". E oggi, sempre dalle colonne della Stampa, arriva l'anticipazione che questo "ponte" è in dirittura d'arrivo. Si tratterebbe di un meccanismo che consentirà a chi ha perso il posto di lavoro di aggirare la legge Fornero e andare in pensione prima dei 66 anni.

Come spiega Roberto Giovannini sulla Stampa, con l'occasione della stesura della legge di Stabilità, il governo vorrebbe accelerare la cosiddetta "staffetta generazionale" tra lavoratori più anziani e giovani nel settore privato consentendo di andare in pensione anche a quei lavoratori attivi che, pur avendo accumulato diversi anni di contributi, hanno solo 60-62 anni di età. In questo modo Poletti conta di liberare posti di lavoro favorendo così le assunzioni di giovani che, oltre a costare meno, rendono di più. La riforma, va da sé, ha un costo. E le coperture economiche sono sempre un problema. Da qui l'ipotesi di premiare chi resiste sul posto di lavoro fino a 70 anni e di multare a vita chi, invece, va via prima. Si tratterebbe, quindi, di una penalizzazione correlata all'età anagrafica. Ma i tecnici del Tesoro hanno già fatto intendere che non basterebbe a far quadrare i conti.

Al vaglio del ministero del Lavoro c'è anche l'ipotesi di reintrodurre il vecchio sistema delle quote. Ma, anche in questo caso, le coperture economiche non sono sufficienti. A Poletti non resterà quindi che puntare tutto sulla creazione di un "ponte" che accompagni alla pensione chi ha perso il lavoro e difficilmente lo troverà perché troppo a ridosso dei 66 anni imposti dalla Fornero.

Una soluzione, sostenibile per le casse dello Stato, che andrebbe a mettere una pezza al pasticcio fatto dal governo Monti con gli esodati.

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