Economia

Perugina, vertenza conclusa: niente licenziamenti di massa a Perugia

Accordo tra sindacati e Nestlé. Per i 364 esuberi annunciati è stata trovata una soluzione: 146 esodi incentivati, 35 prepensionamenti e 180 ricollocamenti

Perugina, vertenza conclusa: niente licenziamenti di massa a Perugia

La vertenza della Perugina, la storica fabbrica del cioccolato di Perugia, è ufficialmente conclusa. Nestlé annuncia l'accordo e la firma dell'intesa con i sindacati e la rsu dello stabilimento di San Sisto. In sintesi: niente licenziamenti di massa. Per i 364 esuberi annunciati è stata trovata una soluzione: 146 esodi incentivati, 35 prepensionamenti e 180 ricollocamenti a Perugia e in aziende del gruppo Nestlé .

"La vertenza della Perugina si conclude positivamente - ha sottolineato la multinazionale Nestlé - riuscendo a conseguire il riequilibrio occupazionale indispensabile per rendere sostenibile e competitivo lo stabilimento di San Sisto e, nello stesso tempo, a evitare licenziamenti, attraverso un piano sociale di circa 20 milioni di euro che ha permesso di offrire una opportunità concreta a ciascuno dei 364 lavoratori coinvolti nella riorganizzazione". E ancora: "La Perugina a San Sisto continuerà a dare lavoro a 613 persone a tempo indeterminato - ha annunciato ancora l'azienda - ai quali si aggiungono i lavoratori stagionali necessari per far fronte ai periodi di picco produttivo, confermandosi lo stabilimento di Nestlé con più occupati in Italia e la più grande fabbrica italiana di cioccolato per numero di addetti".

Ma per i sindacati, nonostante l'accordo firmato, non c'è "nessun senso di vittoria e nessun trionfalismo". Secondo quanto spiegato da Michele Greco, segretario della Flai Cgil Umbria "è stata una vertenza difficile e noi abbiamo fatto di tutto per salvaguardare i posti di lavoro. Prendiamo atto del fatto che oggi troviamo una 'quadra' sul piano sociale - ha aggiunto - ma abbiamo perso 180 posti di lavoro, rispetto all'annuncio del 9 maggio 2017 dei 364 esuberi, riuscendo a salvaguardarne in maniera parziale altrettanti. Un impatto pesante". Sempre secondo Greco "resta aperta la questione relativa al piano industriale e alla strategia rispetto al cioccolato.

Abbiamo per questo chiesto un incontro all'azienda, entro metà giugno, per avere un quadro sulle prospettive di rilancio dello stabilimento".

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