Economia

Pirelli, con la contro-Opa una penale di 100 milioni

Garanzia per i cinesi in caso di adesione di Camfin Patto di 5 anni con gli italiani, rinnovabile per altri 2

Una lunga catena di controllo che corre dalla Cina all'Italia, passando da Lussemburgo, e una penale da 100 milioni di euro che Camfin dovrà giocoforza pagare se avrà la tentazione di «tradire» ChemChina e accettare una contro Opa su Pirelli. Questo il succo degli estratti dei tre patti parasociali, pubblicati ieri, che accompagnano l'arrivo di Pechino come primo azionista della Bicocca.

Quanto alla tempistica, l'accordo tra i soci italiani e il gruppo ChemChina, su cui si impernia anche la garanzia dell'italianità del cuore e del cervello di Pirelli, è stato previsto rimanga in vigore per cinque anni dal closing nel caso sia centrato l'obiettivo annunciato di ritirare Pirelli da Piazza Affari per facilitarne il riassetto: le attività track saranno scorporare e fuse con la cugina asiatica Aeolus.

Il patto sarà, comunque, automaticamente rinnovabile per altri due anni, salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi quattro mesi prima della scadenza. Nel caso in cui Pirelli restasse quotata il patto durerà per cinque anni per le disposizioni riguardanti i veicoli italiani e per un periodo di tre anni per quelle relative al gruppo degli pneumatici. Anche in questo caso gli accordi sono rinnovabili automaticamente per due anni. La catena di controllo che risulterà dalla complessa operazione prevede ben sei passaggi: Il gruppo cinese controllerà una società di Hong Kong che a sua volta avrà il 100% di una lussemburgese che a cascata avrà il 100% di tre i veicoli italiani, denominati Newco, Holdco e Bidco.

Il relisting di Pirelli «potrebbe comprendere un aumento di capitale», aveva anticicipato nel pomeriggio il presidente e ad di Pirelli Marco Tronchetti Provera. «Vedremo quale sarà la migliore piazza al momento», ha poi aggiunto a proposito del futuro ritorno in Borsa. Tronchetti ha anche detto di ritenere i 15 euro proposti nell'Opa totalitaria un prezzo corretto: Pirelli «non ha nessun contatto su una possibile contro Opa», ritenuta improbabile, contrapposta all'offerta d'acquisto di Pechino. Mentre gli azionisti russi di Rosneft, «sono al momento felici di restare nell'azionariato».

Tronchetti ha inoltre rivelato che «oltre a ChemChina sulla divisione Industrial, ci sono state approfondite discussioni con due partner asiatici, ma non cinesi».

Commenti