Economia

Prestiti alle aziende in calo di 17 miliardi. Per le banche cresce il problema sofferenze

Prestiti alle aziende in calo di 17 miliardi. Per le banche cresce il problema  sofferenze

Il 2016 si è chiuso con quello che appare un altro mezzo credit crunch per le aziende italiane. La denuncia è di Unimpresa che, partendo dai dati Bankitalia, calcola sullo scorso anno prestiti alle imprese in calo di quasi 17 miliardi (-2%) nonostante l'aumento di oltre 13 miliardi dei finanziamenti a medio termine. A pesare è stata la discesa di quasi 20 miliardi dei finanziamenti a breve e di 10 miliardi di quelli di lungo periodo. In aumento di 4 miliardi, invece, i prestiti alle famiglie spinti dal credito al consumo (+5 miliardi) e dai mutui (+5 miliardi). In totale, lo stock di impieghi al settore privato è diminuito di 12,5 miliardi, passando da 1.412 miliardi a 1.400 miliardi. Un miliardo al mese in meno ad aziende e cittadini. Nel dettaglio, è calato di 16,9 miliardi (-2,13%) lo stock di finanziamenti alle imprese passati da 792,9 miliardi a 776,05 miliardi: in particolare, sono calati del 7% i crediti a breve termine (fino a 1 anno); -2,9% quelli a lunga durata mentre sono cresciuti quelli a medio termine (+9,34%).

Lo studio Uimpresa conferma poi che le rate non pagate sono tornate ad aumentare nel 2016. Proprio le sofferenze rappresentano un nervo scoperto per le banche italiane. Un macino - 87 miliardi le sofferenze nette su uno stock di deteriorati che arriva a 330 miliardi - che oltre a continuare a pesare su bilanci e sulle quotazioni dei titoli in Borsa, contribuisce a rendere più difficile l'erogazione di nuovi prestiti a famiglie e imprese.

Ma per le banche italiane il 2017 potrebbe essere l'anno delle grandi pulizie.

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