Economia

Il programma M5s-Lega ora preoccupa i mercati E lo spread torna a salire

Piazza Affari parte in rosso, maglia nera in Europa. Lievita la benzina: 1,60 euro al litro

Il programma M5s-Lega ora preoccupa i mercati E lo spread torna a salire

Come hanno preso i mercati la bozza del programma dell'eventuale governo gialloverde? Di certo il passaggio sulla cancellazione del debito da parte della Bce di 250 miliardi e l'ipotesi di un'uscita dall'euro hanno avuto conseguenze sulle borse e sullo spread. Piazza Affari apre con la maglia nera ed è in calo dello 0,85 per cento per poi perdere fino a quasi il 3 per cento. Parigi è stabile mentre Francoforte guadgna un timido 0,17. Madrid invece cede lo 0,2 per cento. E a Piazza Affari sono le banche a perdere terreno con il -2 per cento di Ubi Banca, -1,45 di Banco Bpm. In difficoltà anche A2a che perde l'1 per cento e l'Enel con -1,7 per cento.

E in questo quadro torna a crescere anche lo spread che adesso tocca i 150 punti base. Il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi negli ultimi mesi era stato abbastanza stabile al ribasso. Adesso si registra un'impennata. Insomma la trattativa per la formazione del governo e soprattutto i contenuti del programma agitano e non poco i mercati. Il tutto nell'attesa della scelta di un premier e di una lista di punti definitivi da attuare con le mosse del governo che verrà. Ultima nota da registrare: rialzo della benzina che tocca 1,60 euro al litro. Il prezzo della carburante infatti è aumentato sulla scia dei rialzi delle quotazioni di petrolio. Secondo quanto emerge dalle tabelle del Mise, il prezzo medio praticato sulla rete italiana si porta a quota 1,606 euro. Si tratta dei massimi da fine luglio 2015.

E sulle reazioni dei mercati sono arrivate le parole di Bagnai della Lega: "Dopo l'esperienza Monti, insediato con il ricatto dello spread, che ha fatto aumentare il debito di 13 punti di pil, se gli italiani sono disposti a accettare questo ricatto, allora direi che se lo meritano. Ma io non credo che siano disposti". "Lo spread - ha aggiunto Bagnai - non dipende dal Dio mercato, ma da come viene gestito dalla Bce, adesso è basso nonostante il debito sia più alto e questo vuol dire solo una cosa: che il costo del debito pubblico viene gestito dalle politiche monetarie della Bce. Uno spread che salisse sarebbe indicazione di un atteggiamento ingiustamente aggressivo della Bce nei nostri confronti". E sui movimenti dei mercati è intervenuto anche Matteo Salvini: "Sale lo spread: preoccupazione...

Se nei salottini dove hanno deciso che il futuro dei nostri figli è nella precarietà sono preoccupati vuol dire che stiamo facendo qualcosa che è giusto".

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