Economia

Reddito di cittadinanza, Di Maio: "Cambi di residenza non valgono"

Meno spazio per i "furbi" del reddito di cittadinanza. Di Maio: "I cambi di residenza negli ultimi tre mesi non valgono"

Reddito di cittadinanza, Di Maio: "Cambi di residenza non valgono"

Di Maio dà meno spazio ai "furbi" del reddito di cittadinanza. Nelle ultime settimane i Comuni avaveno segnalato un anomalo flusso di richieste di per il cambio di residenza. Una mossa probabilmente fatta da alcuni contribuenti per poter chiedere e ottenere il reddito minimo. In diverse località infatti, soprattutto al Sud, si sono registrati diversi "divorzi" e diversi cambi di residenza. Tutti "trucchi" per poter aggirare i paletti del sussidio fortemente voluto dai grillini.

Fatica sprecata. Su questo punto è infatti interventuo il vicepremier grillino Luigi Di Maio. Nel corso di una sua visita a Termini Imerese in provincia di Palermo, il vicepremier ha affermato: "I cambi di residenza degli ultimi tre mesi non valgono. Per evitare che il reddito venga macchiato da alcuni furbetti del Reddito di cittadinanza", ha affermato. Di fatto i paletti per i requisiti si fanno più stretti e adesso alcuni "furbi" resteranno senza sussidio proprio per le tempiste sul cambiamento della residenza. Ma queste mosse da parte del vicepremier sono in contrasto con alcune novità che entreranno sul campo nelle prossime settimane. Una di queste riguarda i controlli sulle spese effettuate con la card del reddito. Lo Stato non potrà controllare il dettaglio di ogni singola spesa ma potrà solamente monitorare il totale delle spese. Un grosso favore a chi lavora in nero e riesce ad ottenere il sussidio..

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