Economia

Reddito di cittadinanza, stretta sugli stranieri. Nuove verifiche sui documenti

Cambia la modulistica per richiedere l'assegno di cittadinanza: i documenti degli stranieri devono passare dal consolato

Reddito di cittadinanza, stretta sugli stranieri. Nuove verifiche sui documenti

Fase 2 per il reddito di cittadinanza. Dopo l'avvio della prima tornata di domande per ottenere il sussidio voluto dai pentastellati, l'Inps ha bloccato per alcuni giorni la procedura online per aggiornare il modello e la documentazione per la richiesta dell'assegno con le direttive indicate nel decretone varato dall'esecutivo. L'Istituto di previdenza sociale ha quindi rilasciato un nuovo modulo e una nuova procedura per far richiesta. Nella nuova versione ci sono parecchie novità. Innanzitutto viene semplificata la procedura per l'accesso al sussidio per le famiglie con disabili. In questo caso la valutazione del patrimonio viene estesa a 5mila euro per i soggetti con disabilità e a 7500 euro per i soggetti con grave disabilità. Ma la verà novità riguarda l'accesso al reddito per gli stranieri. Sono stati messi dei nuovi paletti che dovranno essere rispettati dagli stranieri (con almeno dieci anni di residenza nel nostro Paese) che chiedono il reddito di cittadinanza.

L'iter adesso richiede alcuni documenti aggiuntivi validati in consolato per poi produrre una certificazione. A parte il caso dei rifugiati politici, tutti gli latri stranieri devono presentare una documentazione con "una apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare". La prima fase per la presentazione della domanda è stata chiusa a fine marzo. La seconda fase adesso andrà dal 6 aprile al 30 di questo mese. Successivamente ci sarà sempre un altro stop tra il primo giorno e il quinto di ogni mese.

Insomma la modulistica potrebbe subire ancora alcune modifiche. (Clicca qui per il modello Inps)

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