Economia

Renzi non andrà a Cernobbio, Bombassei: "Rinuncia a capire le imprese"

Il premier snobba il Forum Ambrosetti. Il vice presidente di Confindustria: "È un errore ignorare del tutto le rappresentanze sociali"

Renzi non andrà a Cernobbio, Bombassei: "Rinuncia a capire le imprese"

Non ci sarà Matteo Renzi ma a Cernobbio arriverà una bella fetta del suo governo. Alla vigilia dell’avvio dei lavori della 40esima edizione del Workshop Ambrosetti a tenere banco è la mancata presenza del premier, che non parteciperà all’annuale appuntamento col "salotto buono" dell’industria e della finanza italiana sul lago di Como. Il premier, infatti, potrebbe piuttosto scegliere di visitare, nella mattina di sabato, il nuovo impianto delle Rubinetterie Bresciane Bonomi insieme al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che a Villa d’Este non c’è mai andato, e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

La decisione di Renzi sta già sollevando non poche polemiche. Penso che Renzi sbagli a non andare a Cernobbio. "Non mi considero un frequentatore di salotti e per poter essere libero e andare a Cernobbio mi faccio il mazzo", sbotta in una intervista a Repubblica l’ex vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei che considera il Forum Ambrosetti "un atto dovuto per un imprenditore, una sorta di corso di aggiornamento che consente di ascoltare punti di vista autorevoli internazionali e nazionali sulla situazione economica". Proprio per questo, secondo Bombassei, l’idea di snobbare Cernobbio è "un po' esagerata". "La scelta del premier ha un preciso significato: andare in controtendenza e non farsi condizionare nelle proprie scelte - continua - ma a Cernobbio non c’è alcun 'salotto buono', ci sono molti imprenditori che durante la settimana indossano la tuta blu come i loro dipendenti. Nessuno va a Cernobbio per accordarsi su una prossima scalata finanziaria. Ci si va per capire meglio quello che accade". In ogni caso l'ex numero due della Confindustria dice di ammirare Renzi per aver rotto "i vecchi schemi di un certo mondo anche industriale".

Tuttavia, conclude Bombassei, "sarebbe un errore ignorare del tutto le rappresentanze sociali".

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