Economia

Reteconomy cresce in Tv dando voce alle Pmi

Chiude in aumento del 20% il 2016 per la rete in onda su canale 512 di Sky. Con il piano industriale breakeven entro il 2019, nuovi programmi fra "istruzioni per l'uso" del fisco, eventi in diretta, racconto di storie d'impresa e del saper fare italiano nel mondo dell'economia reale, manager che raccontano come cambiamo le strategie nell'era digitale

Reteconomy cresce in Tv dando voce alle Pmi

Una rete tv di servizio e di servizi agile e un po’ corsara che naviga via satellite e su internet. Quasi una mission impossible che invece dimostra come piccolo può essere anche bello nel mondo dei big televisivi. E’ Reteconomy, in onda sul canale 512 di Sky che manda in onda un’ informazione di nicchia, specialistica - in certi casi anche formazione - sul tema dell’economia e del fisco ma anche format con l’obiettivo di far conoscere la realtà produttiva italiana, soprattutto le medie e piccole imprese che trovano quella visibilità che non hanno sulle grandi emittenti e valorizza eccellenze, storie d’impresa, genialità innovativa e saper fare artigianale.

E chiude il 2016 con una crescita del 20% rispetto l’anno precedente, con un fatturato complessivo di oltre 1 milione di euro. Risultato notevole, con trend di crescita costanti, nuove aziende clienti che investono sulla Rete, in un mercato fortemente competitivo. “Nessuna emittente televisiva italiana è oggi in grado di raggiungere un pubblico così altamente profilato e mirato – spiega Andrea Baracco, ad della rete – offrendo approfondimenti e servizi giornalistici su temi che non trovano spazio adeguato su molte reti generaliste, ma che sono di grande interesse per target specifici e per le imprese”. “L’operazione rilancio, partita un paio d’anni fa è riuscita. Reteconomy si distingue per un palinsesto articolato e completo – continua Baracco - un flusso quotidiano di contenuti che spaziano dall’artigianato, alle start-up, dai consigli di management, alle specificità delle Pmi, dando voce ai protagonisti e divenendo un punto di riferimento professionale e competente per la business community e il mondo delle professioni, a tutti i livelli. E propone i suoi contenuti di qualità anche sul sito www.reteconomy.it".

"Il piano industriale che è stato approvato con breakeven nel 2019, ci consente di guardare al futuro con tranquillità con una strategia di programmazione mirata, lo sviluppo di nuovi programmi e di progetti brand content che sono sempre più importanti. Qualità e flessibilità rispetto agli scenari in continua mutazione, basta pensare alla Brexit e ai sui effetti o al mondo digitale, ci consentono di fare un vero servizio pubblico, in particolare per quanto riguarda il fisco raccontato e spiegato agli addetti ai lavori e soprattutto al pubblico, un servizio utile e puntuale con tanto di istruzioni per l'uso, molto importante anche perché Reteeconomy è creata da Open Dot Com, con un azionariato di 4 mila commercialisti”.

Strategia che ha già incontrato il gradimento di molte aziende e investitori pubblicitari, come sottolinea Marcello Picasso, di Picasso Consulting, concessionaria esclusiva per Reteconomy: “Nel 2016 abbiamo avviato rapporti commerciali con 25 nuove aziende partner, facendo leva soprattutto sulla qualità della nostra audience – ha affermato Picasso. “Un anno che ci ha consentito di avviare progetti e operazioni con importanti clienti, quali, ad esempio: Aon, per le assicurazioni legate al mondo dei professionisti, IntesaSanPaolo, co-produttore di un format dedicato all'innovazione, Scania con contenuti specificamente dedicati al settore dei trasporti, con Azimut, Banca Generali ed Alleanza Assicurazioni, che hanno scelto il nostro format @ReteMoney per parlare di mercati finanziari, di protezione dei patrimoni, di previdenza integrativa, ma soprattutto della centralità del ruolo della consulenza in ambito finanziario”.

Sede a Torino e Milano, corrispondenti da Roma, Firenze Padova, Bari e Londra, la Rete si avvale del contributo di 15 giornalisti interni alle redazioni, 14 giornalisti esterni e 26 collaboratori. La programmazione prevede oltre 20 format quotidiani e settimanali. Informazione in presa diretta, live e programmi veloci coordinati dal direttore Elisa Padoan, giornalista televisiva e dal consulente editoriale Giovanni Iozzia, già direttore di Capital, Panorama Economy e Economy Up.

L’obiettivo per il 2017 è quello di consolidare e rafforzare il proprio posizionamento, capitalizzando sulle partnership e valorizzando i nuovi formati inseriti in palinsesto, come House of Leaders di Enzo Argante, che dà voce a top manager che spiegano come cambiano le loro stategie aziendali nell’era digitale. Pronto anche il lancio, come annuncia il direttore Elisa Padoan, del nuovo programma Il Paese dei Sapori dedicato al food italiano, all’enogastronomia, alle storie d’impresa, ai protagonisti di così importante per l’economia italiana. E’ una nuova declinazione dell’esperienza positiva fatta con Il Paese dei Mestieri. Ma altre iniziative sono in cantiere e si aggiungeranno a un palinsesto che spazia dal classico I Tartassati a Tax e Legal, dal Tg Fisco a @Rete Money, da Imprese e Lavoro a Spazio Professionisti, da Auto 3.

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