Economia

Il risparmio gestito accelera: a maggio raccolti 3,2 miliardi

Nuovo record per il patrimonio. I fondi tornano a far la parte del leone dopo la battuta d'arresto di aprile

L'industria del risparmio gestito ha chiuso maggio con un altro buon risultato in termini di raccolta netta mensile: 3,2 miliardi di euro. Un risultato che, oltre ad essere del 30% al di sopra del dato di aprile, consente di archiviare i primi 5 mesi con un saldo complessivo di raccolta di 33,1 miliardi. Il mese scorso, i fondi comuni sono tornati a fare la parte del leone dopo la pausa di aprile, accumulando 2,4 miliardi di nuove sottoscrizioni nette (che diventano 14,8 miliardi nei cinque mesi). Le gestioni di portafoglio, dal canto loro, sono riuscite a incamerare 805 milioni per effetto del saldo positivo delle gestioni per gli investitori istituzionali (1,06 miliardi) e i deflussi netti negativi accusati dalle gestioni retail (-256 milioni). Alla luce di questi flussi mensili e per effetto degli andamenti dei mercati finanziari, a fine maggio il patrimonio complessivo dell'industria del risparmio gestito si attestava a 1.872 miliardi (nuovo massimo storico), di cui 966 in gestioni di portafoglio (51,6% del totale) e 905,6 in fondi comuni (48,4%). Restando in tema di fondi, a maggio la raccolta ha premiato i flessibili (1,7 miliardi), e gli obbligazionari (1,35): in positivo anche i bilanciati (117 milioni), mentre nell'ambito dei fondi azionari (-569) e monetari (-254) hanno prevalso i disinvestimenti. A fine mese, gli obbligazionari potevano contare su un patrimonio di 355,7 miliardi (il 41,5% del totale), i flessibili su asset per 206,2 (24,1%), gli azionari su un patrimonio di 182,3 (21,3%), i bilanciati su asset per 69,5 (8,1%): fanalini di coda i fondi monetari con 37,2 miliardi (4,3%).

Infine, come di consueto, uno sguardo al confronto tra fondi di diritto italiano ed esteri: i primi hanno raccolto 658 milioni (portando in attivo il saldo da inizio anno a +90 milioni) mentre i prodotti di diritto estero hanno accumulato sottoscrizioni nette mensili per 1,7 miliardi (14,7 miliardi da gennaio).

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