Economia

Ryanair potenzia le rotte in Lombardia per difendersi da un'intesa EasyJet-Alitalia

Paolo Stefanato

Ryanair dice di «non essere preoccupata da una joint-venture tra EasyJet e Alitalia», ma intanto l'ad Michael O` Leary (nella foto) sferra un attacco preventivo in attesa dell'eventuale sbarco della rivale a Linate. Se, insieme a Delta, EasyJet acquistasse Alitalia, potrebbe mettere le mani sul 60% degli slot dello scalo milanese. Oggi Ryanair ha la sua principale base continentale a Orio al Serio, terzo aeroporto italiano. Se EasyJet dovesse rafforzarsi a Linate si creerebbe una competizione tra le due principali low cost europee, con un'offerta analoga a una distanza minima; tutto si giocherebbe sul prezzo, ma per Milano Linate resta più accessibile. Nei colloqui per la cessione di Alitalia si parla della possibilità di ampliare il numero di slot e la lista degli aeroporti raggiungibili. Così, ieri il dg David O'Brien ha annunciato l'offensiva per l'inverno 2019 a Milano. Le nuove rotte saranno 15, raggiungendo quota 100. A Orio al Serio 9 nuove rotte, che porteranno il totale a 80, per 11,1 milioni di passeggeri. A Malpensa le nuove rotte saranno 6, per 2,65 milioni di passeggeri. Ryanair nel 2017 manifestò interesse per Alitalia sull'ipotesi di estendersi al lungo raggio. Ci furono colloqui con i commissari ma in settembre si ritirò. Ieri O'Brien ha detto che «alla collaborazione Irlanda-Italia fu preferita quella con Francia e Germania», cosa che non si è verificata. Egli ha ribadito che il modello resta il point-to-point, ma che la compagnia potrebbe collaborare con Az nel feederaggio sulle rotte nazionali.

Intanto piloti e assistenti Alitalia ieri hanno annunciato la mobilitazione.

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