Economia

Salasso 5G per le big: 6,5 miliardi

Telecom spende 2,4 miliardi. E Vivendi attacca: "Preoccupati per il crollo in Borsa"

Salasso 5G per le big: 6,5 miliardi

L'asta per le frequenze 5G si conclude con un incasso record per lo Stato italiano: 6,55 miliardi, ossia 8 volte in più di quanto incassato in Spagna e 4 volte l'incasso dell'Inghilterra. Dopo 14 giorni di rilanci i gruppi di tlc escono dalla gara con un pugno di megaherz, giudicati ovviamente molto importanti per lo sviluppo di futuri business, e i conti in rosso.

Tim e Vodafone si sono aggiudicati i lotti più pregiati quelli da 80 Mhz in banda 3700 Mhz (disponibili subito), per circa 1,7 miliardi euro a testa, superando la concorrenza di Wind Tre e di Iliad che hanno preso i due lotti minori da 20 Mhz in banda per poco più di 480 milioni di euro per ciascuno dei due lotti. In totale la banda a 3,7Mhz ha fruttato oltre 4 miliardi.

Gli altri vengono dalla banda a 700Mhz disponibile dal 2022, che era già stata assegnata a Tim, Vodafone e Iliad, che ha preso il lotto riservato ai nuovi entranti. In questo modo, per Tim l'investimento complessivo si aggira sui 2,4 miliardi, come per Vodafone. Per Iliad 1,2 miliardi mentre Wind Tre sfiora i 600 milioni. Per Fastweb, invece, l'investimento è di poco inferiore ai 33 milioni per un solo blocco a 26Mhz. L'esito della gara ha influenzato i corsi di Tim in Borsa che ieri ha continuato la discesa -2,48% chiudendo sotto la soglia dei 50 centesimi. E Vivendi, ossia il primo socio di Telecom, si dice «preoccupata» per l'andamento del titolo del gruppo. La società, che ruota nella galassia del finanziere bretone Vincent Bolloré, ha sottolineato la «disorganizzazione totale» del socio Elliott, vincitore nel duello per la governance di Telecom. Al momento la società esclude di convocare una nuova assemblea per ribaltare il risultato dell'ultima assise, ma afferma di «guardare a tutte le opzioni».

«Pensiamo - spiega Vivendi- che Elliott ha fatto molte promesse all'assemblea in cui ha preso la governance della società il 4 maggio scorso ma non ha fatto nulla».

Vivendi aveva avanzato critiche già a settembre contro Elliott, che aveva risposto ribadendo che Vivendi, invece di attaccare il management di Tim avrebbe dovuto lavorare con spirito costruttivo verso una soluzione. Secondo Elliott il cda non ha adottato nessuno dei suggerimenti proposti, seguendo invece il piano di Vivendi.

Certo sui conti di Tim, secondo gli analisti, nel secondo semestre, si farà sentire pesantemente la concorrenza di Iliad che ha costretto tutti gli operatori a una limatura molto consistente delle tariffe della telefonia mobile. Ieri il gruppo di Xavier Niel ha lanciato una

Iliad, la compagnia telefonica francese sbarcata dalla scorsa primavera in Italia, ha lanciato una nuova offerta, con voce e smes illimitati a 4, 99 euro al mese.

Sul Tim pesa poi il nulla di fatto sullo scorporo della rete fissa, per cui si attende il via libera dall'Agcom, e sulla vendita di alcuni asset come Persidera e Sparkle.

Ieri l'ad di Tim Amos Genish ha ribadito che «grazie all'aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara che rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo futuro, la società consolida la sua posizione di leadership in Italia».

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