Economia

Salini e Cdp creano il big delle costruzioni

Ok al Progetto Italia: Astaldi salvata Nasce un grande player internazionale

Salini e Cdp creano il big delle costruzioni

Semaforo verde al «Progetto Italia» e al salvataggio di Astaldi. Salini Impregilo ha firmato gli accordi necessari a portare alla sezione fallimentare del Tribunale di Roma le carte per il piano concordatario del general contractor in difficoltà, dando il là alla nascita, in parallelo, di un maxi polo delle costruzioni. E quindi, a un vero e proprio cambio di pelle. Il secondo, dopo lo storico passaggio del 2013 dalla gestione Gavio a quella dell'attuale ad Pietro Salini. La nuova Salini Impregilo allargherà l'azionariato, in primis alla liquidissima Cdp, e avrà un cda a 15 membri, 5 designati da Cdp Equity.

Step by step, partendo da Astaldi, ieri il general contractor ha convocato un cda d'urgenza per approvare la proposta di Salini e presentare il piano in tribunale. Il suo salvataggio passerà da un aumento di capitale da 225 milioni e da un finanziamento da quasi un miliardo: 200 milioni per le esigenze di cassa di Astaldi fino all'omologa del concordato, 384 milioni dalle banche finanziatrici, e altri 200 milioni per rifinanziarne il prestito obbligazionario.

A supporto del «Progetto Italia» e del proprio piano industriale, Salini Impregilo ha previsto poi un pacchetto finanziario articolato con un aumento di capitale da 600 milioni: da parte di Salini Costruttori un impegno per 50 milioni, Cdp Equity metterà 250 milioni e le banche finanziatrici 150 milioni (all'ultimo Bnl e Mps si sono sfilate). I proventi netti dell'aumento saranno a servizio, in via prioritaria, del piano industriale di cui il Progetto Italia fa parte. E che si divide in due fasi. La prima definita «Progetto Italia Backbone» riguarda più che altro Astaldi e porterà la nuova Salini Impregilo ad avere un portafoglio di commesse da 40 miliardi, un fatturato di 9 miliardi e un ebit di 400 milioni. La seconda fase, che è estesa ad altri operatori, farà lievitare, entro il 2021, il portafoglio delle commesse a 62 miliardi, il fatturato a 14 miliardi e l'ebit a 700 milioni. Si parla di diversi gruppi del panorama italiano delle costruzioni: da Trevi, a Condotte, fino a Mantovani.

Fondamentale in entrambe la fasi sarà il ruolo della Cdp che, oltre alle risorse finanziarie, aiuterà il progetto ad assumere una valenza di sistema. Il settore delle costruzioni in Italia vale l'8% del Pil, ma è fortemente frammentato e ha 36 miliardi di opere bloccate. «L'iniziativa ha commentato la Cdp - assume una valenza di sistema, contribuendo alla costituzione di un player nazionale capace di competere sui principali mercati internazionali e contribuirà alla realizzazione di progetti infrastrutturali strategici per il Paese».

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