Economia

Scarpe, cresce l'export made in Italy in Giappone e Corea del Sud

Positivi risultati dei due appuntamenti di Assocalzaturifici a Tokio e Seoul. Il presidente Sagripanti: "Stiamo consolidando la nostra presenza su questi mercati, la Corea sempre più interessante dopo l'azzeramento dei dazi d'importazione per il settore"

Scarpe, cresce l'export made in Italy in Giappone e Corea del Sud

Il settore calzaturiero made in Italy continua a puntare con decisione sull’export e arrivano segnali positivi da mercati importanti come il Giappone e la Corea del Sud dove si sono tenuti di recente due appuntamenti di Assocalzaturifici nel mondo, a dimostrazione della validità delle iniziative con la partecipazione di molte aziende.

“Con queste attività promozionali del laboratorio Asia e Paesi emergenti abbiamo registrato risultati molto soddisfacenti per il nostro settore – dice Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici -. Grazie alla collaborazione con l’ufficio ICE-Agenzia siamo riusciti a consolidare la presenza del made in Italy in due mercati come il Giappone e la Corea del Sud che negli ultimi anni hanno dimostrato di apprezzare sempre di più i nostri prodotti”.

In Giappone sono state 206 le aziende italiane che hanno preso parte a Shoes From Italy Tokyo il 5-7 febbraio scorsi, presentando nelle sale dell’Hotel Westin tutti i segmenti qualitativi di prodotto fine e medio-fine. Forte la presenza delle aziende della Toscana, delle Marche e della Lombardia che hanno presentato le collezioni autunno-inverno 2014-2015. La rassegna si è svolta in contemporanea alla 44esima edizione di Moda Italia, mettendo in mostra così le proposte total look made in Italy unico nell’area: dall’abbigliamento uomo, donna, bambino fino agli accessori moda.

Durante i tre giorni di rassegna i visitatori sono stati oltre 1.500 segno che il mercato giapponese dimostra continuo interesse per il nostro calzaturiero. Dato che emerge anche dall’analisi dell’export di calzature italiane in Giappone: nei primi nove mesi del 2013, sono state esportate circa 2,8 milioni di paia, registrando un aumento dell’1,3% in quantità rispetto allo stesso periodo del 2012, nonostante si sia registrata una lieve flessione in valore, quasi 178 milioni di euro (-0,9% rispetto a gennaio-settembre 2012). Le variazioni sono, invece, entrambe positive se si paragonano i dati dei primi nove mesi 2013 con quelli del 2008, ossia al periodo pre-crisi: in questo caso, il dato relativo alla quantità aumenta del 34,5%, quello in valore del 33,7%, consacrando il Giappone come 11° mercato in valore e 13° in volume nella graduatoria dei Paesi dell'export italiano di scarpe, con una quota sul totale export del 2,9% in valore e dell'1,6% in quantità.

Stesso trend anche per la Corea del Sud, quarto mercato per valore in tutta l’area del Far East, dopo Giappone, Hong Kong e Cina. “Grazie all’azzeramento dei dazi di importazione di calzature e beni di lusso – aggiunge Cleto Sagripanti - la Corea del Sud per noi è un mercato di forte interesse. Abbiamo scelto di essere presenti anche a Seoul centro politico, culturale, sociale ed economico più importante del paese perché convinti vi siano margini di ampliamento del business per le nostre imprese. E i dati ci danno ragione”.

Nei primi nove mesi del 2013, il prezzo medio di vendita si attesta su 81,38 euro al paio (+8% rispetto ai primi nove mesi del 2012). A ciò si aggiunge che le esportazioni italiane di calzature verso la Corea del Sud hanno raggiunto la quota di 786.960 paia, per un valore di circa 64 milioni di euro, segnando un aumento del 3,7% in quantità e del 12% in valore rispetto allo stesso periodo del 2012. Anche in questo caso, il confronto con i livelli pre-crisi è positivo: le esportazioni registrano un aumento del 34,7% in quantità e del 51,3% in valore. I dati confermano i risultati positivi di Shoes From Italy a Seoul, alla quarta edizione, tenutasi tra il 10 e l’11 febbraio, che ha registrato risultati migliori rispetto alle scorse edizioni, segno che la rassegna sta crescendo e si sta strutturando. L’appuntamento è stato ideato per fornire ai buyers coreani un panorama sulla filiera collegata con la moda italiana il più ampio possibile con 110 imprese partecipanti (di cui 37 del settore calzaturiere) che hanno messo in mostra l’eccellenza della produzione calzaturiera italiana.

Prossimi appuntamenti di Assocalzaturifici nel mondo per la promozione del made in Italy: 18-21 marzo Obuv Mir Koži Expocentr – Mosca in Russia; 23-25 marzo - Moda Made in Italy Exhibition Centre Monaco in Germania; 24-26 marzo - theMICAMshanghai Shanghai Exhibition Centre in Cina; 2-4 aprile Moda Italia & Shoes From Italy Almaty Dom Priemov in Kazakistan; 7-8 aprile Moda Italia & Shoes From Italy Kiev Olimpiyskiy Stadium Kiev in Ucraina.

Commenti