Economia

Come scegliere il consulente

«La scorsa settimana hai scritto dell'importanza del risparmio, citando l'articolo 47 della Costituzione che lo tutela. Leggi la posta, ti ho appena inviato un documento che potrebbe regalarti uno spunto ulteriore». La voce dall'altra parte del telefono è quella di Stefano, amico prezioso.

Il documento è datato 12 dicembre 1969. Il testo indica, per la prima volta, il ruolo del pianificatore finanziario: «Aiutare le persone a imparare come spendere, risparmiare, investire, assicurarsi e pianificare con saggezza il futuro per raggiungere l'indipendenza finanziaria».

Si tratta di pochissime righe che condensano tutte le indicazioni a cui un consulente finanziario dovrebbe attenersi per indirizzare i propri clienti nelle gestione dei propri capitali. Non solo. A mio avviso, a questa mission, dovrebbe attenersi anche il risparmiatore stesso. Pianificatore e risparmiatore dovrebbero essere capaci di evidenziare un aspetto determinante di questo documento: da nessuna parte si parla di quantità di denaro, nessuna riga è dedicata ai «tassi d'interesse». Si parla di «come spendere», cioè rendere sostenibili i nostri consumi; di dilatare le risorse attraverso risparmi e investimenti e, soprattutto di proteggere i nostri beni ed il nostro capitale più grande: noi stessi. E poi l'ultima riga, quella che parla di saggezza nel pianificare il futuro, del raggiungimento dell'indipendenza finanziaria. È a questo che dovrebbero condurci i nostri consulenti.

In tanti mi avete chiesto come individuare un buon consulente. La risposta adesso la conoscete. Un buon consulente è quello che pensa a noi e che usa i nostri soldi come un mezzo e non come un fine, che non parla di tassi ma ci garantisce sicurezza economica sia oggi che domani. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati Che Fare in onda, domenica alle 20.30 su TgCom24 di Mediaset.

leopoldo.

gasbarro@me.com

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