Economia

Sorgenia: per uscire dal rosso punta all'offerta per famiglie

L'ad Mancini: «In utile a fine anno. Attesi 500mila clienti entro il 2020». La svolta verso il libero mercato

Maddalena Camera

Sorgenia, dopo la ristrutturazione del debito da 1,8 miliardi lasciato da Carlo DeBenedetti alle banche creditrici che ora sono diventate gli azionisti di riferimento, è pronta a tornare sul mercato residenziale dell'energia elettrica e del gas. «Abbiamo già sviluppato il nostro piano industriale triennale in condivisione con i nostri azionisti che ci appoggiano totalmente e saremo in condizione, in autunno, di condividerlo con il mercato», ha detto l'ad di Sorgenia Gianfilippo Mancini, nel presentare la nuova offerta per l'energia elettrica e gas per la clientela residenziale.

«Il 2015 - ha spiegato - si è chiuso in rosso perché penalizzato dagli ammortamenti di asset, ma il break even è a portata di mano, già quest'anno potremmo essere profittevoli ma il risultato dipende dalle partite contabili. Prevediamo dunque il ritorno all'utile nel 2016 perchè l'azienda è sana e abbiamo un'azionariato stabile e solido».

Tutto diverso dunque dal periodo De Benedetti che si è definitivamente concluso dato che con il salvataggio della società da parte delle banche, Cir, la holding della famiglia De Benedetti, ha ceduto tutte le azioni della società.

Sorgenia è dunque pronta ad entrare nel mercato domestico di luce e gas per trarre il massimo profitto dalla finestra temporale che prevede la scadenza di tutti i contratti cosiddetti «a maggior tutela» residenziali.

Nel 2018 infatti ci saranno 25 milioni di utenti elettrici e circa 15 milioni nel gas in cerca di offerte allentanti. Fino ad oggi infatti il mercato elettrico, pur liberalizzato, non ha scatenato la caccia alle offerte come è accaduto nella telefonia fissa e mobile. E dunque, complice anche la rigidità delle tariffe elettriche e gas oberate da oneri governativi di vario tipo, la concorrenza non ha ancora preso veramente piede. Un'opportunità per società «snelle» e votate al digitale come Sorgenia che ha elaborato tariffe e un'offerta da sottoscrivere unicamente via web che l'ad Mancini non esita a dichiarare «tra le più convenienti del panorama italiano».

La società garantisce un risparmio su un'utenza media residenziale, di circa 150 euro a bolletta in un anno, calcolati su un monte spesa pari a 500 euro. Inoltre l'utente può, direttamente online, scegliere vari componenti per elaborare una fornitura elettrica non solo green ma anche a chilometro zero, cioè dall'impianto eolico, idroelettrico e solare più vicino alla sua abitazione. Sul fronte dei numeri l'ad ha dichiarato che ora la società ha 250 mila utenti, prevalentemente business, con un fatturato atteso nel 2016 di 1,2 miliardi. Con la nuova offerta Sorgenia conta di arrivare ad almeno a 500mila clienti entro il 2020.

L'ad ha parlato anche delle strategie future per quanto riguarda la produzione. «Sul fronte delle alleanze qualunque commento è prematuro - ha detto Mancini -.

Abbiamo fatto accordi di ottimizzazione degli asset come con A2A , che danno buoni risultati e vanno nella direzione di essere sempre più efficienti in un mercato sempre più competitivo».

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