Economia

Spese sanitarie, ecco come ottenere i bonus

Dal primo gennaio la detrazione al 19% sulle spese sanitarie pagate in contanti è ammessa solo in un limitato numero di casistiche

Spese sanitarie, ecco come ottenere i bonus

Spese sanitarie e contante, a partire dal primo gennaio è cambiato tutto (o quasi). In linea generale, per continuare a ottenere la detrazione al 19%, l'uso della tradizionale moneta sonante è ora ammessa esclusivamente per medicinali, prestazioni offerte da strutture accreditate al Sistema sanitario nazionale (Ssn) e dispositivi medici.

Per il resto, ovvero esami, ricoveri e un buon numero di visite mediche, è possibile ancora sperare di ottenere le detrazioni ma soltanto a fronte di pagamenti tracciati.

Come fa notare Il Sole 24 Ore, al fine di non perdere il bonus fiscale sulle spese sanitarie è necessario quanto prima imparare a conoscere le ultime novità burocratiche.

Innanzitutto dobbiamo dire che la manovra approvata dal governo giallorosso impone di pagare con bancomat o altri mezzi tracciabili le spese detraibili al 19%. Le uniche eccezioni riguardano quelle sanitarie.

Due sono le novità rilevanti. La prima: il contante permette ancora di conseguire il bonus in alcuni casi specifici. Si tratta dell'acquisto di medicinali, dispositivi medici e della fruizione di prestazioni sanitarie, siano essere pubbliche o private, accreditate al Ssn.

La seconda: le altre spese mediche detraibili, nel caso in cui si voglia poi avere accesso al bonus, devono essere coperte con mezzi tracciabili, e quindi con bancomat, carte prepagate, carte di credito, bonifici, circolari o assegni bancari.

Tante sono le perplessità. Facciamo un esempio: una visita specialistica nello studio di un libero professionista non può più essere saldata in contanti. Si può però ancora usare il cash per acquistare un cuscino ortopedico. E chi non si attiene alle norme? Semplicemente, tra un anno, scoprirà di non avere diritto allo sconto fiscale.

Come documentare il pagamento elettronico

Ma oltre ad abituarsi alle casistiche che preferiscono l'uso di bancomat o carte, sarà doveroso anche capire come documentare la modalità di pagamento, considerando che medici e farmacie comunicano già al Ssn un discreto numero di spese mediche.

A questo proposito è utile leggere le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate. Al contribuente viene richiesto di conservare le ricevute dei bonifici, le ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti con carte o la documentazione di addebito sul conto corrente. Senza dimenticarsi del giustificativo della spesa, cioè scontrino, ricevuta o fattura.

In ogni caso, considerando le altre detrazioni al 19%, in questo modo l'Erario stima di risparmiare circa 496 milioni di euro.

Una cifra notevole ma che tuttavia non pare troppo lontana dalla realtà, considerando che il bonus sulle spese mediche oscilla, a seconda dei redditi tra i 728 euro ai 1825 euro, a seconda del reddito.

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