Economia

Standard&Poor's lancia l'assist a Cattaneo

Standard&Poor's lancia l'assist a Cattaneo

Le strategie messe in campo dall'ad di Telecom, Flavio Cattaneo, forse non sono di gradimento dell'azionista di riferimento Vivendi ma pagano sul fronte del rating. Ieri l'agenzia Standar&Poor's ha confermato quello di lungo termine «BB1» e ha rivisto da stabile a positivo l'outlook. La revisione, ha spiegato S&P, segue la solida esecuzione del piano di efficienze da parte di Telecom che ha generato un calo delle spese operative per circa 300 milioni nel 2016 e per ulteriori 120 milioni nel primo trimestre del 2017.

L'agenzia pertanto si aspetta che tale percorso si traduca in un incremento del margine lordo in Italia e in Brasile. I risultati secondo S&P dovrebbero consentire alla società di ridurre il livello di leva finanziaria, ossia il rapporto tra debito e margine lordo, sotto il 3,3 entro il 2018. L'endorsement di S&P all'operato di Cattaneo rende più difficile un eventuale allontanamento del manager dopo le polemiche intercorse tra Telecom e il governo sulle gare per la banda ultra larga. L'azionista di riferimento, Vivendi, impegnato in una difficile partita con Mediaset potrebbe dunque aver chiesto qualcosa in cambio al governo per rendere più semplice un accordo tra Telecom e Open Fiber (Enel e Cdp) sulla banda ultralarga. Intanto Asati, l'associazione dei piccoli azionisti, ha chiesto alla Consob di sollecitare il presidente di Telecom Arnault de Puyfontaine (che è anche ad di Vivendi) di far chiarezza circa la permanenza dell'ad nella società prima dell'approvazione dei conti semestrali del 27 luglio.

Ieri il titolo Telecom è rimbalzato del 2,16%.

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