Economia

"Tasi, una stangata oltre le previsioni"

La spremitura sulla prima casa secondo Capezzone (Fi) potrebbe superare il gettito Imu 2012

"Tasi, una stangata oltre le previsioni"
Per gli italiani si avvicina l'appuntamento con la Tasi, l’imposta sui servizi indivisibili che con la Tari e l’Imu ha dato vita alla Iuc e alla nuova tassazione sulla casa. Oltre 5.000 Comuni (per l’esattezza 5.220 secondo Confedilizia) hanno deliberato le
aliquote, facendo scattare l’obbligo di versamento della prima rata sull’abitazione principale entro il 16 ottobre. Nei Comuni mancanti (659 secondo Confedilizia) si pagherà invece il 16 dicembre ma con l’aliquota base dell’1 per mille. Secondo le ultime elaborazioni del Servizio politiche territoriali della Uil per una famiglia su due il conto sarà molto salato. Su 336 famiglie residenti in 84 città capoluogo oggetto del campione di indagine, il 51,8% dovrà vedersela con una Tasi più pesante di quanto pagato con l’Imu due anni fa. Secondo Daniele Capezzone, presidente della Commissione finanze della Camera, sarà una mazzata oltre le previsioni. La proiezione che fa il deputato di Forza Italia è preoccupante: Renzi rischia di superare Monti, con il gettito sulla prima casa che potrebbe addirittura superare l'Imu 2012 e sfondare il muro dei quattro miliardi. Una "patrimoniale inaccettabile", tuona Capezzone, che manderà in fumo la tredicesima in barba alla tanto auspicata ripresa dei consumi.

"Renzi - sottolinea Capezzone - ha abilmente cercato di allontanare da sé le responsabilità a proposito della tassa sulla casa. Purtroppo per lui, non è così". E indica almeno tre ragioni: appena arrivato al Governo, all’inizio del 2014, Renzi ha subito confermato la Tasi, che era stata appena rimessa da Letta-Alfano nella legge di stabilità di fine 2013 (dopo che invece, nell’estate del 2013, Forza Italia era riuscita a far abolire l’Imu prima casa dal Governo Letta-Uno). Inoltre Renzi "ha addirittura aumentato l’aliquota di un altro 0,8 per mille". Infine "la sua maggioranza respinse la scorsa primavera i miei emendamenti per toglierla sulla prima casa, in coincidenza con la conversione parlamentare del decreto salva-Roma (all’inizio di aprile)".

Ma il quadro si fa oggi ancora più preoccupante perché, come spiega il presidente della Commissione finanze, in base alla prima analisi che siamo riusciti a svolgere, con i dati finora disponibili, il gettito della Tasi sulla prima casa rischia di essere superiore a quello dell’Imu di Monti 2012. Quindi, non solo ci sarà una stangata rispetto al 2013, quando gli italiani - di fatto - non pagarono sulla prima casa, grazie all’azione di Forza Italia; ma può perfino accadere che si pareggi o si superi il livello del 2012, quando il gettito prima casa si attestò sui 4 miliardi di euro.

"Siamo di fronte a una inaccettabile patrimoniale - tuona Capezzone -. Ed è altresì evidente che tra ottobre e dicembre la stangata sulle famiglie italiane colpirà buona parte delle tredicesime, che risulteranno 'vanificate' dalla tassa sulla casa: quindi, altro che ripresa dei consumi". E punta il dito su alcune aggravanti: "Le maggiori tasse sugli immobili hanno determinato un fortissimo depauperamento del patrimonio immobiliare, mettendo in ginocchio l’edilizia e tutta la filiera collegata". L'anno prossimo, tra l'altro, "la situazione peggiorerà di molto visto che l’aliquota massima sulla prima casa potrà salire fino al 6 per mille, con un gettito potenziale (sempre solo sulla prima casa!) di circa 10 miliardi di euro".

Per quanto riguarda le detrazioni, prosegue Capezzone, "i Comuni non sono tenuti a dimostrare che tutto il gettito incassato dallo 0,8 per mille aggiuntivo sia destinato integralmente agli sconti per famiglie, anziani, giovani coppie, famiglie disagiate; a conferma di ciò, il Governo e la maggioranza si sono purtroppo opposti ad un mio emendamento volto a vincolare integralmente la quota aggiuntiva alle detrazioni".

"Per quanto mi riguarda - conclude l'esponente di Forza Italia - riproporrò in ogni sede possibile gli emendamenti per sopprimere la Tasi sulla prima casa, e per attenuare la tassazione anche su ogni altro tipo di immobile".

Commenti