Economia

Tasse sulle colf, è rivolta: "Le famiglie non sono esattori"

Scoppia la rivolta sulla Manovra, anticipata ieri dalla Nota di aggiornamento. A scatenare la bufera, in particolare, le famiglie, spaventate all'idea di dover pagare una tassa per colf e badanti

Tasse sulle colf, è rivolta: "Le famiglie non sono esattori"

"Non ci sarà nessun aggravio dell'Iva". Non ce n'è traccia nella Nota di aggiornamento, che precede la legge di Bilancio, a causa delle polemiche emerse nella maggioranza, contro l'aumento della tasse. Nella manovra, però, verranno inserite alcune misure, volte a combattere l'evasione fiscale, che riguarderanno settori specifici. E l'incontro con imprese, sindacati e associazioni di categoria, previsto per lunedì a Palazzo Chigi, non sarà facile.

Le reazioni alle misure, infatti, non sono state delle migliori. Come ricorda il Corriere della Sera, i dipendenti pubblici hanno protestato, perché non sembrano essere previsti fondi per i rinnovi contrattuali, gli agricoltori e gli autotrasportatori hanno paura del taglio sui sussidi per il carburante.

Ma a tremare sono soprattutto le famiglie, che protestano contro l'idea si essere trasformati in "sostituti di imposta". L'ipotesi ventilata dal Governo, per contrastare il lavoro nero spesso legato alle mansioni di colf e badanti, infatti, era quella di far versare ai datori di lavoro una tassa per conto dei propri dipendenti. "Sarebbe intollerabile fare cassa a spese delle famiglie", ha detto Assindatcolf.

Tra le altre misure presentate nella Nota, ci sono anche la possibilità di detrarre spese dalla dichiarazione dei redditi, solo se effettuate con bancomat, carte di credito o bonifici, e il calcolo degli sgravi fiscali e dei ticket sanitari in base al reddito.

Dalla lotta all'evasione fiscale, il Governo conta di ricavare almeno 7 miliardi di euro, dei 29 necessari per il 2020.

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