Economia

Tra Telecom e Sky alleanza strategica per la tv via internet

Sarà Sky a incrementare lo sviluppo della banda «ultralarga» in Italia. Questa è la speranza di Telecom, che ieri ha siglato un accordo con la tv a pagamento del magnate australiano Rupert Murdoch. Un'alleanza «caldeggiata» fin dal lontano 2006, quando l'allora patron di Telecom, Marco Tronchetti Provera, aveva tentato di portare avanti una difficile joint-venture. Non se ne fece nulla, ma la strada era segnata. La banda ultralarga, ossia la rete in fibra ottica, si sviluppa e trova nuovi clienti solo se ci sono contenuti interessanti. Da qui l'intesa strategica tra Telecom e Sky. La pay tv, per essere vista, potrà fare a meno della parabola ma non del suo decoder. Sky, per l'occasione, svilupperà My Sky Hd, appositamente realizzato per la tv via Internet. Un paletto imprescindibile nella strategia della pay tv che, per mantenere il suo decoder proprietario, ha affrontato molte battaglie antitrust. Certo è che, se il decoder è Sky, sarà più difficile estendere l'offerta anche ad altri player della pay tv, come può essere Mediaset. Non c'è dubbio, però, che in questo ambito peseranno anche i nuovi assetti internazionali della tv a pagamento. In Spagna, a esempio, Digital Plus, che fa capo a Prisa, Mediaset e a Telefonica, è in attesa di trovare nuovi investori. E tra questi ci potrebbe essere anche Murdoch.
In realtà, l'attrazione fatale tra media e tlc parte da lontano. È del Duemila la prima integrazione, finita male, tra Aol e Time Warner (Cnn). Ora l'ad di Telecom, Marco Patuano, che è in procinto di essere riconfermato, salvo sorprese, nell'assemblea che si svolgerà mercoledì prossimo, cerca di convogliare contenuti per cercare di sviluppare la rete in fibra ottica e aumentare gli utenti a banda larga. A oggi, infatti, solo il 10% degli italiani possono usufruire di una connessione ad almeno 30 Mb, mentre l'obiettivo fissato dall'agenda digitale europea è quello di portare tutte le connessioni in Europa a 30 Mb di velocità entro il 2020. Il tempo stringe, e l'offerta di contenuti di qualità, che verranno certamente offerti in «abbinata» con la connessione in fibra (ma anche Adsl, perché, in un secondo momento, basteranno 7Mb per vedere la tv Sky) a un prezzo interessante, dovrebbe spingere il mercato. Il problema della fibra, infatti, è che ancora pochi la richiedono perchè il prezzo, circa 50 euro al mese con tutti i principali operatori, è ancora troppo alto. Del resto, anche il costo di un collegamento Adsl, ossia a banda larga a 7 o 20 Mb non costa comunque pochissimo, intorno ai 38 euro (prezzo pieno senza promozioni). A oggi Telecom ha circa 7 milioni di clienti Adsl, e Sky, che aveva già annunciato il suo ritiro dall'asta frequenze per il digitale terrestre, ne ha circa 6 milioni alla sua pay tv. Sull'accordo, però, ci sono ancora molti punti da chiarire. Ancora non si sa infatti chi avrà il controllo del cliente, se Telecom o Sky. A meno che non si compia quello che Tronchetti voleva già fare oltre 9 anni fa, portando Sky nel capitale della società di tlc. Se così fosse, il destino di Telecom sarà totalmente diverso.

La sua rete potrebbe essere scorporata finendo in una società autonoma e Tim Brasil potrebbe essere venduta, come continua a sperare quello che oggi è il primo socio della holding Telco, ossia Telefonica.

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