Economia

Telecom giù in Borsa, spunta la Cigs

Sindacati in allarme: "Dopo l'affondo di Elliott vertici e piano potrebbero mutare"

Telecom giù in Borsa, spunta la Cigs

Telecom Italia si sgonfia in Piazza Affari (-1,42% a 0,82 euro) dopo la corsa della scorsa settimana (+15%) sulla scia dell'attacco sferrato dal fondo Elliott. La tensione attorno al gruppo rimane però elevata anche sul fronte dei sindacati, preoccupati dall'incontro odierno per gestire i 6.500 esuberi del piano industriale firmato dall'ad Amos Genish. «Siamo in una situazione di confusione - ha detto Fabrizio Solari segretario di Slc Cgil- Quello che si sta verificando intorno all'azienda lascia tante incertezze. È una situazione confusa: non c'è una visione a medio e lungo termine sul futuro di Tim dal tema della rete in poi. Inoltre ci apprestiamo a incontrare dei vertici che magari dal 24 aprile non saranno più in Tim dato che Elliott si appresta a portare in assemblea una propria lista e ha pronto un suo piano industriale che magari sarà diverso, anche sul fronte degli esuberi, da quello che Tim ci ha presentato».

In ogni caso nell'incontro odierno - previsto alle ore 11 in Val Cannuta a Roma - Telecom ha intenzione di mettere sul tavolo l'ipotesi della cassa integrazione per gestire gli esuberi. La richiesta, se uffcializzata, non necessita di un accordo con i sindacati ma sarebbe formalizzata direttamente al ministero del Lavoro. Da quel momento partirebbero i 25 giorni previsti dalla legge per esplorare soluzioni alternative. La proposta, non essendo Tim in perdita, non sarebbe legata a una situazione di crisi aziendale, ma al piano di ristrutturazione. Secondo indiscrezioni dovrebbe dovrebbe essere l'ultimo presieduto da Agostino Nuzzolo che ha l'interim per il personale. Dato che a giorni sarà nominato come capo del personale, Riccardo Meloni, proveniente da Leonardo con esperienze in aziende di tlc. Situazione che potrebbe comunque essere nuovamente scompaginata se Elliott avrà la maggioranza nell'assemblea del 24 aprile prossimo.

In particolare Genish ha presentato un piano che coinvolge 10mila addetti per gestire altrettanti esuberi e riqualificazioni. Prevista poi la solidarietà espansiva per finanziare 2mila assunzioni. Punto bocciato dai sindacati visto che le assunzioni sarebbero state pagate dai dipendenti Tim a «oltranza», dato che lo strumento della solidarietà espansiva non prevede un termine.

Ieri è stato nominato Stefano Siragusa come Chief Infrastructures Officer con responsabilità su Sparkle, Inwit e il Wholesale.

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