Economia

Telecom, è toto-presidente Ipotesi Sarmi più lontana

Telecom, è toto-presidente Ipotesi Sarmi più lontana

«Siamo alla ricerca di un presidente, stiamo esaminando i candidati». Lo ha detto il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, a proposito del successore di Franco Bernabè in Telecom. Nessun commento, invece, da parte di Galateri su quello che pareva essere il candidato numero uno alla poltrona di numero uno, ossia l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi.
La candidatura del manager, che è già transitato per Telecom diventando, nel 1995, il primo direttore generale di Tim, con l'operazione Alitalia fatta da Poste Italiane, secondo qualcuno, potrebbe essere considerata più forte. Certo è che Sarmi non sarebbe certamente un presidente di facciata. Il manager, infatti, vuole avere voce in capitolo e le deleghe che erano in mano all'ex presidente Franco Bernabè. Tra queste ci sarebbe la delicatissima partita del Brasile dove, invece, il nuovo socio forte di Telco, ossia Telefonica, vuole avere le mani libere per prendere la decisione più favorevole alle sue strategie. L'attesa ora è concentrata sul cda Telecom del prossimo 7 novembre quando l'ad Marco Patuano, che ora ha raccolto tutte le deleghe, presenterà il piano strategico che dovrebbe consistere in un aumento degli investimenti nella fibra ottica e in una riorganizzazione strutturale con l'ipotesi di societarizzare le attività di customer care per i clienti Business e Consumer. Nell'occasione, potrebbe venire presentato anche il nuovo presidente. Per la scelta, dato che l'ipotesi Sarmi pare allontanarsi, sta lavorando una società specializzata che è stata incaricata dal comitato nomine di Telecom.
Il comitato, che si è riunito già venerdi scorso per vagliare i primi nomi, dovrebbe riunirsi il giorno prima del cda, e dunque il 6 novembre, per fornire la rosa da presentare al cda. Se il nome del presidente non dovesse essere individuato, potrebbe proseguire, ma per breve durata, la presidenza ad interim di Aldo Minucci, che in Telco rappresenta uno dei soci italiani, ossia Generali.
Da segnalare anche la performance settimanale in Borsa che, nonostante il downgrade del giudizio di Moody's di martedi scorso, raggiunge quasi 0,68 euro ad azione, una quota che non vedeva dallo scorso febbraio, recuperando praticamente tutto il meno 35% che il titolo aveva fatto registrare nei mesi scorsi. A spingere i corsi è soprattutto l'ipotesi di vendita delle attività brasiliane, ipotesi che Telecom ha provveduto a smentire.

Il mercato però, evidentemente, non ci crede.

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