Economia

Tesoretto, il Sole smonta Renzi: "Arma di distrazione di massa"

Il quotidiano della Confindustria: "C’è davvero un 'tesoretto' da spendere nelle pieghe del nostro bilancio pubblico? La risposta è no, no secco"

Tesoretto, il Sole smonta Renzi: "Arma di distrazione di massa"

La luna di miele è finita da tempo. E il Sole 24Ore attacca duramente il governo puntando i riflettori sul tesoretto di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan. Un editoriale firmato da Fabrizio Forquet lo bolla come "un arma di distrazione di massa".

"Con dati occupazionali che restano al minimo storico e una produzione industriale che continua a deludere, dovrebbe essere chiaro a tutti che è tempo di serietà e non di distrazioni - tuona il quotidiano della Confindustria - tanto meno di armi di distrazioni di massa per distogliere l’attenzione della pubblica opinione dai nodi veri dell’economia e dell’azione di governo". Da qui alcune domande (retoriche) rivolte al premier: "È allora opportuno che il governo spari nel dibattito pubblico la questione del 'tesoretto'? E c’è davvero un 'tesoretto' da spendere nelle pieghe del nostro bilancio pubblico? La risposta è no, no secco, su entrambe le domande".

"La questione evidentemente non è semantica - continua Forquet - lo è anche, perché la parola 'tesoretto' sa di presa in giro". Lo sarebbe anche se Renzi lo chiamasse bonus. "Può un governo che tiene alla sua reputazione annunciare un bonus di 1,6 miliardi quando ha davanti le urgenze che ben si conoscono? - incalza il Sole 24Ore - per il prossimo anno, è ormai cosa nota, Renzi e Padoan dovranno trovare 16 miliardi di euro per evitare il disastroso aumento della pressione fiscale legato all’incremento dell’Iva". Tagli di spesa dolorosi che dovranno trovar posto nella prossima legge di stabilità. Un bilancio che per quest’anno vede affidati 5,2 miliardi di tagli alla difficile trattativa con gli enti locali e le Regioni, che conta su 3,3 miliardi di lotta all’evasione tutti da realizzare, che confida in un via libera tutt’altro che scontato della Ue su 1,7 miliardi frutto di split payment/reverse charge e, non ultimo, deve ancora trovare circa un miliardo di euro per la bocciatura della Robin tax da parte della Corte costituzionale.

"Come si fa a parlare di 'tesoretto' da distribuire davanti a tutto questo? - conclude - di questo gruzzolo di 1,6 miliardi, che poi tanto gruzzolo non è, che si sarebbe improvvisamente materializzato all’interno del bilancio? Di fronte a tante emergenze sarebbe il caso di tenerlo da parte quel tesoretto, anche se fosse davvero disponibile".

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