Economia

Tim nel mirino di Fitch. Elliott dà fiducia all'ad

Maddalena Camera

Settimana difficile per Telecom Italia in Borsa. Il titolo ha perso, negli ultimi 5 giorni di contrattazione, oltre il 9% portando così il bottino negativo da inizio anno a -34,8%. Non bene per l'ad Amos Genish che però, nonostante tutto, ha ricevuto l'endorsement di entrambi gli azionisti di maggioranza ossia Vivendi, che ha il 24,9%, e il fondo Usa Elliott che ha l'8,8% ma aggregando i voti dei fondi di investimento e di Cdp (che di Telecom ha circa il 5%), è riuscito, nell'ultima assembla del 4 maggio, a strappare la governance ai francesi.

Ieri Elliott ha smentito quanto affermato da Vivendi. «Non stiamo assolutamente orchestrando un'azione contro Genish - ha detto un portavoce -. Al contrario Elliott è allineato sia con il board, che non ha mai impedito all'ad di agire, sia con Genish». Il fondo americano dunque «continua a essere impegnato in modo costruttivo nel migliore interesse di tutti gli azionisti di Tim».

Ieri però l'agenzia di rating Fitch ha rivisto l'outlook della società a «negativo» da «stabile» mentre ha confermato il rating di lungo termine «BBB-». Tim, ha spiegato Fitch «ha una forte posizione nel mercato domestico ma deve fronteggiare diverse sfide strutturali derivanti da una crescente concorrenza che potrebbe esercitare pressione sui margini». L'ex-monopolista, per contrastare i concorrenti, ha elaborato tariffe speciali per chi proviene da un altro operatore.

Nello specifico, 7 euro al mese per chiamate e 30Gb di traffico a 4G per chi viene da Iliad, 9,9 con chiamate e 20 euro per provenienze da altri operatori e 12 euro e 20Gb per chi viene da Vodafone.

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