Economia

Torino-Lione, Commissione europea fa appello a Roma e Parigi

La Commissione Ue ipotizza l'eventualità di aumentare la sovvenzione per finanziare i lavori ma ricorda che se il progetto resterà in fase di stallo potrebbe chiedere il rimborso delle sovvenzioni già versate

Torino-Lione, Commissione europea fa appello a Roma e Parigi

"Fate passi avanti sulla Torino-Lione". A chiederlo, a Francia e Italia, è la Commissione europea, che ritiene indispensabile il completamento della tratta ferroviaria ad alta velocità. Per smuovere le acque ipotizza di aumentare la sovvenzione per finanziare i lavori, ma ricorda che se il progetto resterà in fase di stallo potrebbe chiedere il rimborso delle sovvenzioni già versate. Come rivela il giornale francese "Les Echos" è questo, in sintesi, il contenuto di una lettera inviata a metà settembre da Jan Brinkhorst, il coordinatore europeo incarico dello sviluppo del corridoio ferroviario del Corridoio Mediterraneo, ai ministri dei Trasporti italiani e francesi. Per sbloccare l'attuale situazione di stallo Brinkhorst fa uso "della carota e del bastone", sperando di riuscire a convincere Parigi e Roma a fare passi in avanti.

Ricordando che l'Ue ha già versato fondi per sostenere la costruzione dell'opera, 370 milioni di euro tra il 2007 e il 2013 e 814 milioni per il periodo 2014-20, il coordinatore sottolinea che "una sospensione del progetto metterebbe in discussione l'accordo di sovvenzione in corso e potrebbe condurre ad una disdetta e al recupero totale o parziale dei crediti già erogati". Ma l'Ue apre anche ad un maggiore sostegno.

I fondi europei, scrive "Les Echos", oggi ricoprono il 40% del costo del cantiere, il massimo previsto dai testi europei, ma il responsabile europeo apre la porta ad un possibile aumento dei fondi: "nell'ambito della discussione sul futuro bilancio Ue la Commissione Europea propone anche di aumentare al 50% i tassi di cofinanziamento massimale per i progetti transfrontalieri come la Lione-Torino".

A conti fattisSu un budget valutato intorno a 8,6 miliardi di euro (per la realizzazione dei 57 chilometri del tunnel di base, di cui 45 in territorio francese e 12,5 in territorio italiano), questa estensione finanziaria potenziale potrebbe aggirarsi a 860 milioni di euro il che ridurrebbe le contribuzioni apportate dall'Italia che dalla Francia.

Questo nuovo contributo permetterebbe all'Italia di risparmiare circa 500 milioni di euro e alla Francia 370 milioni.

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